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Caso rifiuti, l'allarme dei segretari Pd

I segretari Pd di Grosseto, Siena, Arezzo e Val di Cornia intervengono sulla vicenda sul sistema di gestione dei rifiuti nella Toscana del Sud

Il segretari delle Federazioni territoriali Pd di Grosseto, Siena, Arezzo e Val di Cornia hanno firmato una nota congiunta a margine della vicenda giudiziaria che ha investito il sistema della gestione rifiuti dell'Ato Toscana Sud.

"Siamo a rinnovare la nostra piena e totale fiducia nei confronti della Magistratura che sicuramente avrà modo di accertare in tempi brevi la verità sulla vicenda della gara per l’individuazione del gestore del servizio di raccolta e smaltimento. In particolare, oggi torniamo ad auspicare che i giudici facciano presto chiarezza sulle pesantissime accuse mosse al direttore dell’Ato, che, se confermate, rappresenterebbero, oltre che un grave reato, un tradimento profondo del mandato fiduciario a lui conferito dall’assemblea dei sindaci".

La preoccupazione principale è che le vicende giudiziarie possano compromettere il percorso che i Comuni soci hanno intrapreso e che, come sottolineato nella nota, era mirato a un miglioramento dell'organizzazione del servizio complessivo della gestione dell'intero ciclo dei rifiuti.

"Auspichiamo che in virtù di quanto previsto dal Regolamento di controllo che l’Ato ha recentemente approvato, i Comuni possano meglio espletare l’attività di controllo dello stesso gestore e garantire la puntuale e rigorosa applicazione del contratto di servizio, anche mediante forme dirette di intervento che potenzino il ruolo delle Amministrazioni locali e che consentano risposte rapide ai cittadini.
Concordiamo con la decisione della Regione di istituire una commissione d’inchiesta per analizzare la vicenda e stabilire se quanto contestato al dg possa avere avuto ricadute sui costi del servizio ai cittadini. Chiediamo allo stesso tempo alla Regione di supportare i comuni nel governare questa difficile fase, sia attraverso la disponibilità dell’avvocatura della Regione sia interpellando i territori prima di procedere ad ogni e qualsiasi intervento di revisione della normativa". 

L'ipotesi avanzata a caldo dal presidente della Regione Enrico Rossi di un unico Ato regionale si aggiunge alla serie di preoccupazioni dei segretari federali, preferendo un percorso di decentramento già iniziato all’interno dell’Ato Toscana Sud attraverso l’istituzione delle Aree Omogenee di Raccolta.

Quindi, per Marco Simiani (Grosseto), Silvana Micheli (Siena), Valerio Fabiani (Val di Cornia) e Massimiliano Dindalini (Arezzo), a questo punto sarebbe meglio "aprire un momento di riflessione che coinvolga tutti gli attori in campo a partire dai Comuni per addivenire a un progetto condiviso".