Attualità

I profughi imbiancano la scuola di Suvereto

Nella Val di Cornia altro esempio di integrazione funzionale: i profughi aiutano nell'opera di ripulitura della facciata dell'edificio.

La Val di Cornia si sta dimostrando sempre di più laboratorio di integrazione funzionale per i profughi che vengono accolti nei vari comuni. Mentre a Campiglia il programma di lavori socialmente utili sta per partire, a Suvereto i profughi saranno al lavoro collaborando con gli operai comunali nell’imbiancatura della facciata esterna della scuola elementare. 

Dopo l'ultimo passaggio formale, la delibera votata il 7 settembre dalla giunta comunale, il sindaco Parodi realizza quanto detto mesi fa: "Siamo ben felici di ospitare persone in difficoltà, ma è giusto che ci sia un rapporto di interscambio e quindi daremo il via ad una serie di lavori socialmente utili."

L'accoglienza è regolata da un accordo del Comune con la Xenia Ospitalità, l’associazione che gestisce l’arrivo e la sistemazione dei profughi alla Vivalda, in base al progetto Diamoci una mano con cui si concretizza il primo passo per utilizzare i profughi, in base alle loro esperienze pregresse ed attitudini personali, in piccoli lavori di manutenzione del patrimonio pubblico. 

"I profughi che hanno sottoscritto il patto di volontariato - si legge nel documento comunale - contenuto nel protocollo d’intesa stipulato dai comuni con la Prefettura, a piccoli gruppi, sotto la supervisione degli operai del comune e del mediatore culturale collaboreranno a partire da oggi alla imbiancatura esterna della facciata della Scuola Elementare di Suvereto"