Attualità

I sindacati a favore dell'altoforno

Montano i dubbi sui piani di Cevital per la ex Lucchini, i sindacati vogliono chiarezza e puntano sul progetto Afo

Un Perticale affollato ha accolto i protagonisti del dibattito “Acciaierie e indotto, le prospettive in fatto di occupazione, ambiente, salute e sicurezza”, segno della centralità che il tema ha e continua ad avere per la vita piombinese, soprattutto dopo le voci su un ripensamento nel piano industriale di Cevital.

Fra le oltre 400 persone, presente anche il sindaco Giuliani, che ha commentato : "Solo pochi mesi fa nessuno si interessava della Lucchini. Poi è arrivata un’offerta che parla alla città, perché tocca acciaio, porto, diversificazione. Sull’Afo vedremo quale ipotesi prevarrà, noi comunque siamo pronti a discutere tenendo fermo un punto: qualsiasi progetto sull’acciaio dovrà essere sostenibile dal punto di vista ambientale. Ora è il momento di stare tutti uniti, perché sono convinto che Piombino ce la farà".

Al centro della discussione i piani di Cevital e su questi il sindacato si è schierato a favore del progetto Afo: "Sta scadendo la cig nelle imprese - precisa Luciano Gabrielli della Fiom – l’Afo è un’opportunità per ripartire tutti nel giro di qualche mese. Qualcuno a Brescia non lo vuole l’altoforno, noi siamo pronti a tornare in piazza. Certo che per noi come minimo ci deve essere lavoro per tutti gli ex dipendenti, mensa, cassa mutua e scatti, se no niente accordo".

A favore anche la Uilm: "Afo sì o no? - commenta Vincenzo Renda - per me sì perché io so che qui l’altoforno ha dato da mangiare a tutti".