Politica

“Il Sin va ripensato oggi”

Azione e Ascolta Piombino hanno sottolineato come in questa fase di accordi dovrebbe essere pensato uno spazio museale dedicato alla storia del ferro

Cristiano Sabini di Azione e Riccardo Gelichi di Ascolta Piombino, in una nota, hanno ricordato come “il tema della storia del ferro e dell’acciaio a Piombino merita un presidio museale che possa dare l’opportunità alle nuove generazioni di riscoprire il passato guardando al futuro, un patrimonio industriale che si coniuga con natura arte e cultura”.

“Sembra confermato che Jsw si concentrerà solo sulla produzione di rotaie ferroviarie e il nuovo soggetto industriale si insedierà nelle aree lasciate da Jsw demolendo gli impianti vergella e barre abbandonati dagli indiani. Salvare lo scheletro dell’Afo4, oltre i costi vertiginosi, avrebbe pregiudicato aree retroportuali preziose per lo sviluppo di nuova impresa, mentre domani si potrebbe pensare di mettere in sicurezza le gabbie di laminazione del Tmp e magari parti del Tve per destinarle a presidio storico. Sempre che l’iter descritto da quello che si può intendere dalla stesura dei memorandum, potrà avere un futuro concreto”, hanno spiegato.

“La progettazione e la realizzazione di un parco verde, contenente un ambito museale dedicato alla storia del ferro, dovrebbero essere contenuti nei futuri Accordi di Programma. - hanno sottolineato - Quell’area così vasta da ripensare, il Sin, non può fare parte di un’azione meramente ragionieristica a tutela dei privati, altresì dovrebbe guardare al futuro di una comunità, questo è il compito della parte pubblica: Stato, Regione e Comune di Piombino. Se non lo facciamo oggi, - hanno concluso Sabini e Gelichi - difficilmente vedremo proiettato in avanti qualsiasi sogno di un nuovo sviluppo economico e industriale a Piombino che possa armonizzarsi con una città ritrovata, restituita ai piombinesi con tutta la sua dignità e il suo potenziale”.