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La Piombino anni Novanta nel libro di Boddi

Si intitola “Gli scarafaggi non si nascondono in casa” il nuovo libro di Massimo Boddi che racconta la storia di amici e le lotte operaie

A trent’anni dallo storico sciopero dell’acciaio a Piombino, il nuovo romanzo di Massimo Boddi, “Gli scarafaggi non si nascondono in casa”, che racconta le vicende di quattro amici ventenni un po’ sbandati e ricorda l’eroica mobilitazione degli operai che ha animato le cronache locali e nazionali nell’inverno caldo a cavallo tra il 1992 e ’93.

Dopo il boom degli anni ’80, l’economia italiana è stagnante: i debiti sono sbalorditivi e la lira, appena svalutata, non riesce più a tenere il passo delle altre monete. Oltre ad essere finanziariamente in bancarotta, l’Italia è anche politicamente malata. Il romanzo è il ritratto nitido di una realtà che scompare, vissuta dal punto di vista di una generazione sfiduciata ma in cerca della propria strada. Sullo sfondo delle emergenti tensioni sociali, “Gli scarafaggi non si nascondono in casa”, edito dalla Bussola edizioni, mette a nudo il mondo di Giorgio, Mirko, Ivano e Renzo. Insieme a loro ci sono Miriam, Ludovica, Carmen e Veronica a condividere nuove storie nella sballata routine che segue le partiture del rock acido metropolitano.

Ambientate a Piombino, nel bel mezzo della crisi che ha colpito l’acciaieria toscana, le scorrazzate dei quattro amici s’intrecciano alle battaglie operaie che hanno visto la città al fianco delle tute blu. Nonostante le pazzie giovanili, sanno chi sono e da dove vengono. Cercando di scoprire dove andranno, fanno fuori falsità, arroganza, pregiudizi che si annidano dietro l’angolo.