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Acqua in bottiglia o rubinetto?Voce ai consumatori

Da un'indagine Asa sono emerse le scelte di consumo dei cittadini in fatto di acqua da bere. A illustrare i comportamenti Nicola Ceravolo

Asa, il gestore unico del servizio idrico integrato della provincia di Livorno, ha condotto un'indagine sulle scelte di consumo dei cittadini basato su un campione di 1.700 persone.

A illustrare i risultati è il presidente del Consiglio di gestione Asa spa Nicola Ceravolo che si è soffermato su un aspetto rilevante: più della metà della popolazione acquista e consuma acqua in bottiglia. Una scelta giustificata in termini di sicurezza, qualità e gusto che però comporta, oltre a un impegno economico, un impatto ambientale notevole in fatto di smaltimento della plastica.

In percentuali il 68 per cento degli intervistati consuma acqua in bottiglia, il 18 per cento consuma l'acqua del rubinetto, mentre il 14 per cento attinge dalle fontanelle di acqua di alta qualità.

Quindi, come ha spiegato Ceravolo, chi usufruisce dell’acqua del rubinetto risulta essere ancora una minoranza. Più della metà dei cittadini che usualmente beve acqua del rubinetto dichiara di utilizzare sistemi di filtraggio come ad esempio una comune caraffa filtrata accessibile a qualsiasi tipo di target e in generale l’interesse per i sistemi di filtraggio per acqua del rubinetto è forte e si manifesta con la richiesta di ricevere incentivi sull’installazione di questo tipo di sistemi. Chi non usufruisce dell'acqua del rubinetto, infatti, lo fa per ragioni di carattere igienico o riguardanti dubbi sulla sicurezza delle tubature. 

Sta prendendo piede, soprattutto tra i cittadini intervistati che abitano nelle vicinanze di fontanelle di acqua di alta qualità, il consumo da queste fontane comunali Asa al posto dell'acqua in bottiglia. Un risultato significativo per il gestore del servizio idrico che negli ultimi mesi ha puntato molto su queste istallazioni in collaborazione con i Comuni.