Lavoro

"La metà delle piccole imprese non ce la farà"

Da Confcommercio critiche al nuovo Dpcm e la richiesta di supporti. "La situazione sanitaria è molto difficile, ma quella economica è gravissima"

Francesca Marcucci

“Basta con i Dpcm del fine settimana e i provvedimenti estemporanei”, Confcommercio si è già espressa molto decisamente contro le limitazioni del Dpcm, che già solo per le anticipazioni degli scorsi giorni avevano fatto calare il fatturato di bar e ristoranti di un ulteriore 30 per cento.

"La situazione sanitaria è molto difficile, ma quella economica è gravissima. - ha affermato il direttore provinciale Confcommercio Federico Pieragnoli - Non possono farne le spese solo gli imprenditori privati, le loro famiglie, i loro addetti, che restano sospesi fino alla nuova conferenza stampa, senza sapere di quanto e di quando le loro perdite verranno rimborsate". 

Rincara la dose la presidente Francesca Marcucci: “Siamo stanchi di essere chiamati attività non essenziali. Allora non sono essenziali neanche le nostre tasse e i nostri contributi? E non sono importanti gli sforzi fatti per impedire in ogni modo il diffondersi contagio? Noi ci sentiamo parte di una collettività che mentre lavora per il proprio interesse, contribuisce al benessere generale. E ora più di sempre gli imprenditori hanno fatto enormi sforzi per la salute e la sicurezza degli utenti. Le palestre, i ristoranti e i pubblici esercizi, i negozianti, gli operatori del turismo, i professionisti. Noi non siamo il problema, siamo parte della soluzione”.

“Confcommercio dice basta ai Dpcm del fine settimana e degli annunci a metà. Ormai dallo scorso Marzo i nostri settori stanno andando gradualmente ma irrimediabilmente a picco. Le nostre attività sono già troppo duramente provate, questa volta il 50 per cento delle micro e piccole imprese non ce la farà. Ci aspettiamo che il Governo metta immediatamente in campo un piano di ampio respiro, una programmazione a medio termine, qui compresi anche i ristori alle imprese". Pieragnoli conclude ribadendo le richieste di Confcommercio: “Annullamento delle tasse, ristoro sui mancati ricavi, veri aiuti per agevolare l'accesso al credito, mantenimento della cassa integrazione e contestualmente programmi seri di investimento nei settori più colpiti”.