Politica

“Tutelare prodotti da illegalità e concorrenza”

Fratelli d’Italia, con il sostegno del senatore La Pietra, ha sollecitato il Governo verso misure specifiche per la tutela del made in Italy.

Fratelli d’Italia

Da Fratelli d’Italia una riflessione sulla tutela del made in Italy e i diritti dei lavoratori.

“Dobbiamo cambiare il paradigma secondo il quale si deve pagare l’agricoltore per coltivare, non è con l’assistenzialismo che possiamo rilanciare il settore. Occorre, piuttosto, dare valore al loro lavoro e salvaguardare il reddito degli agricoltori, che può risolvere il problema del caporalato perché la nostra agricoltura è fatta da aziende sane che producono in maniera sostenibile e rispettano le regole. E poi, mettere a disposizione risorse per la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo”. A dirlo, in una nota, il senatore di Fratelli d’Italia Patrizio La Pietra.

A ringraziare per l’intervento il presidente provinciale di Fratelli d’Italia Livorno Giacomo Lensi, che ricorda come “in un momento di crisi dell’agricoltura nello specifico del grano generata dall’attuale guerra Russa Ucraina, il settore agricolo assume un’importanza ancora più strategica nella nostra economia, ma ad oggi il Governo nulla ha fatto per dare impulso a questo mondo produttivo”.

Sul tema del caporalato e dell’illegalità è intervenuto anche Enzo Calderone, responsabile provinciale dipartimento Cultura Rurale di Fratelli d’Italia.

“Purtroppo, gli esecrabili casi di caporalato, dello sfruttamento di manodopera e dei pagamenti in nero si sono verificati anche nei nostri territori. Episodi - ha proseguito - che Fratelli d’Italia condanna senza riserve. I prodotti che l’Italia importa da altri Paesi e che hanno un costo inferiore a quelli Italiani, rispettano i criteri della legalità? La Comunità Europea, sempre molto attenta a burocratizzare ogni aspetto e a mortificare le nostre eccellenze, ha mai pensato a come combattere e bloccare i prodotti derivanti da quei Paesi dove alligna la piaga dello sfruttamento e del lavoro minorile? Ci viene proposto il Nutri Score, invenzione francese ideato soltanto per declassare e danneggiare il nostro comparto agroalimentare, ma non viene vietato l’ingresso di prodotti trattati con pesticidi o concimazioni vietati in Europa. Una concorrenza sleale che mortifica le nostre eccellenze svalorizzando le nostre aziende che, spesso, si trovano costrette a chiudere”.

Fratelli d’Italia chiede, quindi, più controlli e più severità sui prodotti importati e una maggiore tutela per il Made in Italy e per le  aziende locali.