Attualità

Legalità, patto Provincia-Guardia di finanza

Attenzione primaria sarà data nel campo dei finanziamenti legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza

Foto di repertorio

La presidente della Provincia, Sandra Scarpellini, e il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Livorno, Col. t.ST. Cesare Antuofermo, hanno sottoscritto oggi, a Palazzo Granducale, un protocollo d’intesa sulla legalità economica.

L’obiettivo è quello di migliorare l'efficacia complessiva delle misure volte a prevenire, ricercare e contrastare le violazioni di carattere economico e finanziario ai danni delle istituzioni - europee, statali e locali - nell’ambito di applicazione dei finanziamenti legati al PNRR.

Il protocollo delinea la cornice di riferimento delle forme di cooperazione interistituzionale tra i soggetti firmatari, secondo le quali la Provincia fornirà al Comando provinciale le informazioni e le notizie circostanziate ritenute rilevanti per la repressione di irregolarità, frodi ed abusi di natura economico-finanziaria di cui sia venuta nello svolgimento delle attività previste in qualità di soggetto destinatario finale, beneficiario, attuatore o quale stazione unica appaltante, mettendo a disposizione della Guardia di Finanza dati e informazioni utili.

Al Comando provinciale, a seguito delle informazioni ricevute, spetterà il compito di assicurare il raccordo informativo e l’interessamento della componente territoriale competente per lo sviluppo di eventuali accertamenti e controlli d’iniziativa, comunicando alla Provincia, dove si riveli necessario per lo svolgimento dei compiti istituzionali, l’esito degli interventi.

Il protocollo, inoltre, prevede incontri periodici finalizzati ad individuare i settori maggiormente esposti ai profili di rischio, rilevati sulla base degli elementi di anomalia più frequenti e a promuovere attività formative e di approfondimento sui temi relativi alla collaborazione attiva antiriciclaggio e l’adozione di presidi funzionali alla individuazione e comunicazione delle operazioni sospette.