Cronaca

La scomparsa di Pietro Notturni: Il Trastevere, la frutta, il calcio

Gordiano Lupi ricorda Notturni e la sua grande passione per il calcio che gli fece mettere in piedi la squadra de Il Trastevere

La squadra di calcio "Il Trastevere"

Pietro Notturni, nato a Piombino nel 1939, è morto a Milano, sabato 6 Luglio 2024, all’età di 85 anni. Leggo un breve ricordo pubblicato da alcuni amici e d’un tratto mi torna a mente una squadra, quel Trastevere tanto goliardico quanto poco glorioso che Pietro aveva fondato negli anni Settanta.

Pietro Notturni

Sergio Raspollini, detto Arce, era stato il primo mitico allenatore, condottiero di una formazione iscritta al campionato di Terza Categoria che racimolava quasi sempre sconfitte, proprio per questo vista da tutti con grande simpatia. 

La foto del Trastevere che ho ritrovato nella pagina dedicata alla Storia Calcistica della Val di Cornia, gestita da Giovanni Gualersi, ritrae una formazione prima di un incontro giocato al Campo Sportivo Comunale di Fiorentina (lasciato in abbandono da diverse amministrazioni, non sappiamo il motivo) valido per il campionato di Terza Categoria del 1980. 

In piedi si vedono il dirigente D’Acunto, l’allenatore Evo Lorenzelli (ex ottimo calciatore del Piombino in serie C), poi Gianfaldoni, Paparella, Luciano Picchiotti, Pesciatini, Natali, Madau (oggi direttore sportivo del Piombino), Grilli, Notturni (capitano e presidente!), con un altro Picchiotti a far da dirigente. Accosciati si distinguono la mascotte Topi (figlio dell’ex giocatore nerazzurro), il grande Edo Topi, Landi I, Catalano, Landi II e Nelli.

Il Trastevere era la passione di Pietro, non c’era partita dove mancasse, salvo quando lo squalificavano, cosa che accadeva spesso perché tra la stazza fisica imponente e l’età avanzata non era facile tenere il ritmo, così il nervosismo prendeva il sopravvento. 

Tra quel che avrebbe voluto fare e quel che riusciva a fare - passati i quaranta - il divario era abbastanza grande, ma tra le soddisfazioni di Pietro c’è un indimenticabile derby Trastevere - Salivoli disputato allo Stadio Magona, seguito da un pubblico numeroso, complice una domenica in cui il Piombino non giocava in campionato. 

Pietro Notturni amava il calcio, voleva giocarlo attivamente, anche se fisico ed età avrebbero consigliato di fare lo spettatore comodamente seduto, per questo s’inventò il Trastevere, squadra di cui era presidente e unico sponsor, capitano e inamovibile centravanti, con la maglia numero 9 di sua proprietà, perché non era possibile che mettesse un altro calciatore. 

Narra la leggenda che tutte le maglie del Trastevere le tenesse il magazziniere ma che la numero nove fosse sempre nella borsa di Pietro Notturni … guai a chi la toccava! 

Memorabili le cene del Trastevere nelle fiaschetterie e in ristoranti tipici, spesso da Toni Fidenzio, persino pranzi luculliani prima delle partite giocate su campetti toscani di periferia a ritmi postprandiali.

Quel che contava era divertirsi, non certo vincere, cosa che il Trastevere faceva davvero poco! Prima di ogni gara era consigliato il vino rosso, che faceva buon sangue.

Pietro Notturni comincia la sua attività lavorativa come commerciante di frutta, gestendo un grande magazzino in via Ferrer, dalle parti del commissariato di Pubblica Sicurezza. 

Vita spericolata, libera e senza vincoli, sposato, separato, padre di due figli, il primo morto in circostanze tragiche (per un aneurisma a bordo di una moto), la seconda impiegata in Coop. Pietro Notturni a un certo punto della sua vita conosce una certa Tilde, proprietaria di un grande magazzino di frutta ai mercati generali di Milano, azienda che serve squadre di calcio importanti, quindi non ci pensa due volte a trasferirsi nel capoluogo lombardo. 

Era molto tempo che non sentivo parlare di Pietro Notturni, una figura simpatica e verace di vecchio piombinese, l’ultima volta credo di averlo visto al Magona a veder giocare il Piombino. Ieri sera, quando ho letto la notizia della sua morte mi sono detto con tristezza che la Piombino dei miei anni belli sta scomparendo, tassello dopo tassello, giorno dopo giorno.