Uno degli eroi del magico Piombino che per tre anni ha disputato il Campionato Nazionale di Serie B è Ippolito Montiani, orbetellano del 1919 che gioca in Prima Divisione dal 1937 al 1939 con la squadra lagunare. Promosso in C nel 1939/40 con i colori bianco celesti, a vent’anni va in cerca di fortuna al Pisa in B, gioca poco, quindi rientra nella sua Orbetello in C, dal 1941 al 1947.
Il Piombino lo compra nella stagione 1947/48 e Ippolito resta al Magona fino al 1952/53 - quattro stagioni di C e due di B - per andarsene solo alla vigilia della retrocessione, ché lui la carriera vuol finirla a casa, anche se l’Orbetello gioca soltanto in Promozione. Altri tempi, dalla serie B si andava a finire in Promozione, per pura passione, pure se due anni prima si era segnato un gol alla Roma.
L’età avanza, Montiani ha 34 primavere, di smettere di giocare non ne vuol sapere, va avanti fino a 37, si ritira nel 1955/56, nella cornice del magico Vezzosi di Orbetello, uno stadio antico costruito a ridosso delle mura aragonesi.
Ho cercato la data di morte ma non l’ho trovata, non sono riuscito a sapere niente neppure da amici che vivono in laguna, meglio così gli eroi non muoiono mai, son sempre giovani e belli, canta il poeta. La carriera calcistica però si conosce, grazie ai manuali di Giovanni Gualersi - uno che se non ci fosse bisognerebbe inventarlo - si sa che è un centrocampista, ma a Piombino lo schierano ala sinistra e fa un sacco di gol, sfruttando la velocità, la sua arma migliore.
Quando appende le scarpette al chiodo si mette a fare l’allenatore tra Capalbio e Orbetello, lavora alla Sipe Nobel, una fabbrica di esplosivi ormai chiusa, si fa vedere in giro con un’elegante Fiat 1300, una signora macchina dei tempi passati. Trentuno reti segnate a Piombino in sei stagioni, 138 presenze, giocatore infaticabile, proficuo in serie C, buono anche in B con quattro reti (una alla Roma nella famosa gara del 3 a 1!) e 32 presenze, pure se i trenta li ha passati da due anni.
Il debutto di Montiani in serie C con il Piombino risale al 26 ottobre del 1947, contro la Pro Livorno, gara giocata sul neutro di Cecina, persa per uno a zero, ma un campionato vinto con due punti di vantaggio sul Grosseto. Un torneo importante che permette ai nerazzurri di restare nella nuova serie C, ridotta da 18 a 4 gironi, restare è come vincere un campionato e passare di categoria! Nel 1948/49 giocare in C è un lusso, accanto a compagini come Carrarese, Grosseto, Massese, Viareggio, Maceratese, Pistoiese, Ternana … E il Piombino arriva quarto con Montiani che segna undici reti. Sono anni magici: secondo posto nel 1949/50 con il Magona sempre gremito e Montiani che fa sei gol; primo posto nel 1950/51, con altre 6 reti dell’attaccante orbetellano e il Siena staccato di 7 punti regalano (per la prima volta nella storia) la tanto sospirata Serie B! I ragazzi di Fioravante Baldi si guadagnano favolosi premi partita, tra questi una Vespa Piaggio per tutti, mica poco!
E quella Vespa Ippolito se l’è conservata tra le cose più care, per tutta la vita, in quel di Orbetello. I gol di Montiani in serie B sono importanti: il primo con la Roma, 18 novembre del 1951, apre le marcature al 10’ del primo tempo dando la stura al mitico 3 a 1; il secondo a Monza, 22 giugno del 1952, partita persa, ma lui accorcia le distanze.
Ultima stagione in serie B, Montiani è già vecchietto, soffre gli acciacchi dei 33 anni, gioca 19 gare e fa due gol, il Piombino di Valcareggi si salva con una gara spareggio a Siracusa, arbitrata da Agnolin (padre) di Bassano del Grappa. Montiani segna col Padova in casa (5 a 1 per noi, il 21 settembre del 1952) e col Catania al Magona è suo il gol della vittoria per uno a zero, al 42’ del primo tempo, arbitro niente meno che Campanati di Milano, futuro Presidente degli arbitri. In quest’anno tribolato ci arbitra persino Concetto Lo Bello di Siracusa, re del fischietto, un paio di volte in trasferta, a Salerno e a Legnano, mai al Magona.
Salutiamo Montiani come uno dei nostri eroi del tempo perduto, un calciatore operaio che è tornato a invecchiare nella sua laguna, dedicandosi ai ragazzi di Capalbio e di Orbetello, felice come pochi di aver calcato l’erba del Magona e di aver portato, a suon di reti, le maglie nerazzurre in serie B.
P.S.: Mauro Larini, un suo allievo, giovane calciatore delle squadre tra Orbetello, Capalbio e Porto Ercole, allenate dal grande Ippolito Montiani mi ha dato alcune informazioni e una preziosa foto.