Attualità

Nasce l'Associazione dei Comuni

I comuni della Valdicornia si sono uniti in associazione, la delibera votata nei giorni scorsi in consiglio comunale, contrarie le minoranze

Una nuova forma di organizzazione territoriale. Il consiglio comunale approva la delibera sull'associazione dei Comuni. Uno strumento per sviluppare una rete di cooperazione tra i Comuni dello stesso territorio ma anche tra loro e le altre organizzazioni presenti (imprese, scuole, associazioni, cittadini). 

E’ stata approvata nel consiglio comunale di martedì 10 febbraio la delibera che prevede la costituzione dell’ ”associazione dei comuni toscani” tra i comuni della Val di Cornia (Piombino, Campiglia M.mo, S.Vincenzo, Suvereto e Sassetta).

Un modello proposto e già realizzato da almeno 10 anni in un centinaio di altri comuni italiani del Lazio, Sardegna, Lombardia, Puglia, dall’associazione “Impresa Insieme” diretta dal professor Renato Di Gregorio.

La delibera è stata approvata con i voti favorevoli della maggioranza (PD e Sinistra per Piombino) e della lista Ascolta Piombino di Riccardo Gelichi. Contrari invece Movimento 5 Stelle, Rifondazione comunista, Un’altra Piombino.

“Questo voto in Consiglio è un passo importante, anzi il primo passo concreto verso l'Unione dei comuni - spiega il vicesindaco e assessore allo sviluppo economico Stefano Ferrini - peccato che le minoranze, soprattutto quelle da sempre favorevoli a questo processo, non lo abbiano colto.

L’associazione infatti è lo strumento e non il mezzo e proprio cominciando a realizzare in concreto l'omogeneizzazione delle pratiche e la standardizzazione delle procedure tra i Comuni della Val di Cornia sarà possibile capire meglio come e cosa associare in termini di funzioni.

Non solo, ma finalmente dopo anni ci sarà un luogo comune dove i sindaci si riuniranno e, sulla base degli indirizzi che i consigli comunali o le giunte daranno, potranno coordinare le scelte e individuare i progetti comuni da portare avanti, anche utilizzando fondi nazionali ed europei per il loro finanziamento.

Saranno inoltre coinvolte imprese, scuole e soggetti pubblici di vario genere per portare avanti progetti comuni nella Val di Cornia ed anche questo favorirà proprio quel percorso verso l'Unione dei comuni proprio perché partirà dal basso, dalla società civile e non sarà soltanto un processo istituzionale calato dall'alto".

La struttura organizzativa viene guidata da un comitato guida costituito dai sindaci che rappresentano i Comuni associati e presieduto da un presidente eletto dai propri colleghi di Comitato, nessuno dei quali percepisce retribuzioni di alcun genere.

L'adesione all’associazione comporta l'assunzione da parte dei Comuni soci delle spese necessarie al funzionamento e gestione del modello organizzativo, spese che comunque non potranno essere superiori a 2mila euro annui per i Comuni o Unioni di Comuni con popolazione inferiore a 10milla abitanti e a 4mila euro annui per quelli con popolazione superiore.