Politica

No di Assemblea Popolare all’allevamento di maiali

Presentato un ordine del giorno per chiedere al Comune di prendere una posizione contro questa ipotesi nelle campagne del borgo

Con un ordine del giorno depositato in Comune, la lista di Assemblea Popolare, raccogliendo le preoccupazioni diffuse sul territorio, prende posizione contro l’ipotesi di riattivazione di un allevamento di maiali con elevato numero di capi in località Barbiconi e chiede al Consiglio comunale di fare altrettanto.

“Partendo dalle preoccupazioni emerse tra le aziende agricole e
turistiche del territorio, ricordando che nella suddetta località è stata attiva in passato una porcilaia che ha generato continuamente problematiche di tipo ambientale e igienico-sanitario fino alla sua chiusura avvenuta molti anni fa, - si legge in una nota del gruppo di maggioranza - chiede all’amministrazione comunale
di impedire l’insediamento di nuove attività di allevamento
industriale e intensivi stabulati di bestiame (tipo suini) che per le
loro caratteristiche intrinseche di gestione rappresentano un’insidia per la qualità ambientale del territori, e di inserire negli atti urbanistici in corso di redazione precise norme al riguardo”.

“Pur ritenendo utile e da sostenere l’attività zootecnica diffusa e integrata con l’agricoltura, Assemblea Popolare ritiene che un’attività di allevamento suini delle dimensioni ipotizzate, non
risponderebbe ai caratteri del territorio, né sarebbe compatibile con le linee dello sviluppo locale fondato sulla produzione agricola di qualità, sulla tutela e la valorizzazione del paesaggio,
sull’enogastronomia e sul turismo culturale e ambientale.
Quindi si ricorda che in quella zona sono già presenti allevamenti di
ovini la cui conduzione è in armonia con il paesaggio, aziende vitivinicole, percorsi trekking e attività agrituristiche che sarebbero danneggiate da un allevamento intensivo di maiali, che minerebbe l’equilibrio tra attività e ambiente”, hanno aggiunto chiedendo dunque al Comune di attivare le necessarie pratiche partecipative della cittadinanza per scongiurare il progetto della porcilaia.