RIGASSIFICATORE

No rigassificatore, sabato concerto per Piombino

Gli organizzatori: "Grazie alla musica, vogliamo celebrare la bellezza del territorio che ci circonda. Uniti nel nome della musica"

Si svolgerà sabato 1 Aprile il concerto contro il rigassificatore nel porto di Piombino. L'iniziativa, che vede la collaborazione delle tre scuole di musica della città Woodstock, Academy Tacchella C.M.P. e Crossroad Music Lab, è stato promosso da Comitato Salute Pubblica Piombino Val di Cornia e dei Comitati La Piazza, Liberi Insieme per la Salute, Gruppo Gazebo 8 giugno con il patrocinio del Comune di Piombino.

Appuntamento sabato 1 Aprile alle ore 17,30 in Corso Italia 82 dunque per il Concerto per Piombino.

Proprio in questi giorni, in cui è arrivato la nave rigassificatore Golar Tundra dentro il porto di Piombino, il Comitato ha organizzato un concerto per ribadire a tutti, in modo particolare ai giovani, quanto sia importante essere attivi nella difesa della sicurezza, dell’ambiente e della propria salute e come sia determinante la tutela e la salvaguardia del territorio nel quale si vive.

"Grazie alla musica, vogliamo celebrare la bellezza del territorio che ci circonda: il mare, i parchi naturalistici, i monumenti, le aree protette, il Santuario dei Cetacei e la storia di Piombino. - hanno spiegato gli organizzatori - Una città che cerca di liberarsi da un passato che la identificava solo come città dell’acciaio per cambiare faticosamente rotta verso un’economia diversificata che punta anche al turismo oltre che ad attività ecosostenibili. Un richiamo forte, un grido ai diritti alla sicurezza e allo sviluppo che la nostra comunità ha visto di fatto negati quando è stata firmata l’autorizzazione per il rigassificatore dal commissario straordinario Eugenio Giani, avallata dal Governo Draghi e da quello Meloni".

"Per questo - hanno proseguito - ora più che mai bisogna proteggere tutto il bello che ci circonda, bisogna dimostrare senso di appartenenza e un impegno civico forte e chiaro a difesa del territorio da parte di tutti ma specialmente da parte delle giovani generazioni perché ne rappresentano il futuro. Ecco perché questa scelta: non la classica protesta di piazza ma un evento che coinvolga tutti ma soprattutto i giovani in nome della musica".