Cultura

Firmato il protocollo per la candidatura Unesco

L'assessora Pellegrini ha rappresentato Piombino in occasione della firma del protocollo per la candidatura delle città etrusche a patrimonio Unesco

La firma a Perugia (Foto di Paola Pellegrini su Facebook)

Firmato a Perugia il protocollo che unisce otto città etrusche per la candidatura a patrimonio dell'umanità Unesco.

Alla firma ha preso parte Paola Pellegrini, assessora alla Cultura del Comune di Piombino. Sarà l'area di Baratti-Populonia a rappresentare il territorio; gli altri Comuni sono Perugia, Orvieto, Arezzo, Marzabotto, Veio, Tarquinia con il porto di Gravisca e Volterra

Obiettivo di questa candidatura sinergica è la creazione di una strategia condivisa, di una messa a sistema in cui ogni città possa far confluire il proprio patrimonio culturale specifico, che per Piombino (Populonia) è la città etrusca di produzione, per Volterra è l'Acropoli, per Perugia sono le mura, per Orvieto è il Santuario federale, Marzabotto si distingue invece per la sua pianificazione urbana, Veio unica per le testimonianze relative al sacro, Gravisca come porto etrusco a noi meglio conosciuto, e Arezzo per il tempio teatro, tra l'altro l'unico rimasto.

I Comuni, oltre ad aderire al progetto di candidatura unitaria, si impegnano a partecipare alla stesura del dossier di candidatura e del piano di gestione, e alla redazione dei documenti necessari, mediante l'erogazione di un contributo di 10mila euro ciascuno. Si impegnano inoltre a sviluppare progettualità di promozione turistico-culturale congiunta finalizzata a dare percezione ai turisti e ai cittadini dell'esistenza del progetto e delle azioni future che verranno organizzate.

“Si tratta di un progetto importante che consente di valorizzare lo straordinario patrimonio culturale di tutte le città partecipanti avvalendosi di un percorso di rete – afferma l'assessore alla cultura Paola Pellegrini - Una candidatura sinergica con la creazione di una strategia condivisa, di una messa a sistema in cui ogni città possa far confluire il proprio patrimonio culturale specifico, che per Piombino (Populonia) è la produzione metallurgica etrusca unita all'unicità del suo paesaggio.”