Lavoro

Aferpi, sindacati al Mise con tre condizioni

Tre le condizioni che la Rsu presenterà al ministro Calenda. Altrimenti valutare altre soluzioni per tornare a produrre acciaio

Dal consiglio di fabbrica, per le Rsu Aferpi e Piombino Logistics Fim-Fiom-Uilm-Uglm i punti fondamentali a cui il governo dovrà dare risposte sono tre: la continuità produttiva certificata, il finanziamento del piano industriale complessivo, la proroga della legge Marzano. 

L'incontro al Ministero dello Sviluppo economico si terrà mercoledì 10 maggio alle ore 18 alla presenza dei segretari sindacali nazionali. I sindacati sperano di ricevere degli approfondimenti relativamente alla lettera depositata dalla proprietà Aferpi al commissario straordinario in risposta alla messa in mora avanzata dal governo (leggi l'articolo consigliato). Di fatto, da venerdì scorso i sindacati non sono stati messi a conoscenza dei contenuti del documento. 

Ma c'è di più, per la Rsu non è sufficiente la proroga della legge Marzano e rivendica la continuità produttiva certificata di tutti i treni di laminazione che consenta di tenere in piedi la solidarietà e il supporto finanziario concreto e certificato del piano industriale sia per quanto riguarda la siderurgia sia logistica e agroalimentare.

"Se queste condizioni non ci fossero, - si legge nella nota firmata dai sindacati - chiediamo che il governo verifichi e sondi ogni tipo di soluzione in grado di dare un futuro a Piombino, sapendo che qualsiasi decisione in merito deve prevedere obbligatoriamente la produzione di acciaio e la piena occupazione diretta e dell'indotto così come definito dall'Accordo di Programma".

Dall'incontro di domani, infine, si spera di poter fissare una data per il tavolo ministeriale sull'indotto che era stato richiesto e concordato nell'ultimo incontro al Mise.