RIGASSIFICATORE

“Con rigassificatore bloccato sviluppo del porto”

Lo ha ribadito l’Unione sindacale di base annnunciando una iniziativa in programma per sabato 26 Novembre a Piombino

Per l’Unione sindacale di base le persone in piazza contro il rigassificatore hanno dimostrato come “il sacrificio chiesto a Piombino sia ingiusto, insostenibile e di corto respiro”. Per questo ha organizzato una iniziativa per ribadire le ragioni del no al rigassificatore nel porto di Piombino.

“Una città in profonda crisi economica e sociale e ignorata da anni che col rigassificatore rischia di rimanere bloccata nello sviluppo del suo porto e nelle sue attività principali. Enormi rischi su salute e sicurezza e danni ambientali permanenti per tutto il territorio. - ha commentato il sindacato - Usb, oltre a sostenere attivamente i comitati in questa lotta, ha deciso di affrontare il tema anche dal punto di vista dei lavoratori dei lavoratrici. Non esiste contraddizione tra salute, ambiente e lavoro. Non si può parlare di rigassificatori senza parlare dell'intervento italiano in questa guerra e le pesanti conseguenze di essa”.

“Vorrebbero provare a comprarci con elemosine chiamate compensazioni. Non si parla neache più di investimenti in energie alternative. - hanno proseguito - Tutto ciò dopo anni e anni di promesse mai mantenute su bonifiche, investimenti nella sanità e nei servizi pubblici. Senza dare risposte agli oltre mille operai ancora in cassa integrazione”.

L’iniziativa pubblica si svolgerà sabato 26 Novembre dalle ore 15 all’hotel Centrale. Ad aprire i lavori Francesco Rizzo (Usb Taranto), a seguire prenderanno la parola Nicoletta Dosio (Movimento No Tav), Giorgio Ferrari (esperto settore energia), 
Luciano Vasapollo (economista), Marta Collot (Potere al Popolo), 
Fabrizio Callaioli (consigliere comunale Prc Piombino), Comitato No Fonti Fossili Civitavecchia, Comitati contro il rigassificatore di Piombino e Coordinamento Camping Cig.