Attualità

A cavallo nel parco archeologico

La società Parchi Val di Cornia e il Centro Ippico Artequestre insieme per ampliare l’offerta del Parco archeologico di Baratti e Populonia

È stata firmata in questi giorni una convenzione tra la Parchi Val di Cornia spa e l’asd Centro Ippico Artequestre con l’intento di procedere all’ideazione e alla realizzazione di proposte di visita, di attività didattiche e di appuntamenti inerenti il turismo equestre da svolgersi al Parco archeologico di Baratti e Populonia.

“L’ampliamento dell’offerta dei servizi nel sistema di parchi e musei della Val di Cornia è uno degli obiettivi perseguiti dalla nostra società. – ha dichiarato Mauro Tognoli, Amministratore Delegato Mauro Tognoli – La collaborazione con le realtà del territorio risulta fondamentale per valorizzare l’offerta culturale e ambientale della Val di Cornia verso i potenziali turisti e tutti coloro che già frequentano la zona. Ritengo che progettare nuove proposte mettendo insieme professionalità e competenze diverse rappresenti uno strumento vincente”.

“Tra le finalità di questa collaborazione, quella di organizzare attività nel Parco archeologico di Baratti e Populonia da inserire nell’offerta dei servizi del parco per promuovere il territorio attraverso il turismo equestre anche nei mesi di bassa stagione (da settembre ad aprile) e per realizzare proposte a carattere didattico che vadano ad arricchire i programmi rivolti alle scuole, sensibilizzando i ragazzi sul tema del rispetto della natura e degli animali”, ha affermato Carla Casalini, Responsabile Marketing Parchi Val di Cornia spa.

“Nel parco archeologico il legame tra natura e archeologia è strettissimo e molto apprezzato dai visitatori. Le visite a cavallo sono una risposta alle esigenze sempre più composite delle persone che cercano un’esperienza nella natura, dai ritmi lenti, che li riporti alle radici più antiche del rapporto tra l’uomo e il cavallo, ben celebrato nella Tomba dei Carri o dalle sepolture equine della fossa dove fu rinvenuto il Carro celeste, oggi al museo di Piombino” sono le parole di Marta Coccoluto, responsabile del Parco archeologico di Baratti e Populonia.