Politica

"A un anno il cambiamento proclamato non c'è"

I gruppi Pd e Con Anna per Piombino ribattono al sindaco Ferrari: "Quali atti ha prodotto la giunta per incidere sulla crisi del polo industriale?"

Pd (Foto di repertorio)

"Quando è in difficoltà, la destra risponde con le offese. E' un classico e il sindaco Ferrari ha dato dimostrazione di non avere grande fantasia. Negli attacchi politici, così come nel progettare il futuro della nostra città. Abbiamo riconosciuto pubblicamente che il mancato invito del sindaco di Piombino è stata una mancanza grave da parte del Ministro Patuanelli. Abbiamo però anche il compito di denunciare l'inefficacia delle azioni di Ferrari in questo primo anno di mandato". Così i gruppi consiliari Pd e Con Anna per Piombino hanno ribattuto al sindaco Francesco Ferrari rispetto alla querelle accesa attorno al mancato invito allo scorso incontro con il ministro Stefano Patuanelli per discutere delle questione Jsw Steel Italy (leggi qui sotto gli articoli collegati).

"Comprendiamo che provi fastidio rispetto ad alcune delle nostre dichiarazioni ma il giudizio sul suo operato comincia a farsi largo in città. - hanno aggiunto - Se ne sono resi conto i cittadini e se ne sta rendendo conto la compagine di maggioranza che continua a manifestare insofferenza verso la 'gestione ordinaria' portata avanti dal sindaco di Piombino. La luna di miele è già finita".

"I viaggi a Roma dei sindaci che hanno amministrato Piombino nei mandati scorsi non avevano come meta la sede nazionale del Pd o di altri partiti ma i ministeri competenti. Che fossero governati dallo stesso Partito o da altri, non ha mai fatto differenza. Nessun sindaco di Piombino, pur in disaccordo con i partiti di Governo, ha mai fatto mancare il suo sostegno in un gioco di squadra teso finalizzato a provare a risolvere i problemi della città. - hanno proseguito i due gruppi di opposizione in una nota - L'accordo 252 e 252 bis non sono venuti per caso, così come i fondi per gli accordi di programma, e la cassa integrazione in deroga per gli operai piombinesi è stata frutto di discussioni e trattative che hanno visto i sindaci e le altre istituzioni competenti in prima fila insieme alle parti sociali".

"Il cambiamento proclamato costantemente da Ferrari, non c'è. Così come non si intravede un progetto vero di svolta. Quali atti ha prodotto questa giunta per incidere sulla crisi del polo industriale? Quanti incontri con i ministeri sono stati segnati nell'agenda di Ferrari? Quante volte ha incontrato le parti sociali o la proprietà? Risponda con i fatti o, con eleganza, impari a ricevere critiche dall'opposizione. La campagna elettorale è finita, glielo ricordiamo. Qualora non se ne fosse accorto".