Politica

"Piombino abbandonata", il Pd punta il dito

La Federazione e il Circolo delle Fabbriche puntano il dito contro il Governo giallo-verde. Presentata interrogazione in parlamento

"Incompetenza e menefreghismo da parte di un Governo che, dopo aver fatto campagna elettorale sulla pelle di migliaia di operai, oggi si smarca mettendo una intera comunità nelle condizioni di non riuscire più ad arrivare a fine mese", è questo il commento che la Federazione Pd in Val di Cornia e il Circolo delle Fabbriche di Piombino hanno rivolto al Governo visto le mancate risposte ai sindacati sugli ammortizzatori sociali.

La critica non va solo al ministro Luigi Di Maio che non ha ancora convocato i sindacati al Mise, si legge nella nota del Pd, ma è diretta anche a Matteo Salvini che proprio nel piazzale dello stabilimento Aferpi, in vista delle elezioni del 4 Marzo, aveva gridato alla nazionalizzazione.

"Nazionalizzazione, questo aveva paventato. - ha commentato in una nota la Federazione - Invece nemmeno la prosecuzione degli ammortizzatori sociali voluti dal governo Gentiloni è stata garantita. Ad oggi il ministro Di Maio, l’altro esponente del 'governo del popolo' non ha mai partecipato una sola volta alle decine di tavoli che si sono succeduti in questi mesi per parlare di Piombino, i suoi progetti e i problemi da affrontare. Approssimazione e menefreghismo come palesato dalla stesura del DL 119 che, a detta del governo giallo-verde, avrebbe dovuto risolvere i problemi della fine del monte ore della cassa integrazione" (leggi qui sotto gli articoli correlati).

"Il dubbio a questo punto - hanno aggiunto - è se l’incompetenza regna sovrana fra i nuovi paladini del popolo o se, più semplicemente, Piombino, dopo tutte le promesse della campagna elettorale, viene abbandonata a se stessa equiparando il secondo stabilimento siderurgico d’Italia a una qualunque altra azienda".

Questo al centro dell'interrogazione parlamentare presentata dagli esponenti del Pd Andrea Romano, Debora Serracchiani, Cosimo Ferri e Umberto Buratti.