Lavoro

"Abbiamo presentato il conto al ministro"

I lavoratori del Camping Cig hanno aspettato il ministro Calenda alle porte dell'hotel Phalesia per esporre la loro preoccupazione

Foto di repertorio

I lavoratori del Coordinamento Art.1-Camping Cig hanno consegnato al ministro Carlo Calenda un documento inerente la questione dello stabilimento siderurgico piombinese ora in stand by (leggi qui sotto gli articoli correlati).

"Colui che nell’ultimo periodo è stato il maggior responsabile della situazione nella quale versa la fabbrica ed il territorio, che ha concesso dilazioni su dilazioni a Rebrab, che ha sempre evitato il confronto con i lavoratori limitandosi ad incontrare i sindacati, ai quali lui comunicava la situazione (e loro passivamente la ricevevano), oggi, in piena campagna elettorale, si presenta a Piombino, senza aver fatto nulla per una realtà nella quale la crisi occupazionale continua a colpire e coinvolge altri pezzi della nostra economia industriale, come l’Arcelor-Mittal, in sciopero contro la possibile delocalizzazione di una delle principali linee di produzione e la perdita, oltre che di concorrenzialità, di altri 60 posti di lavoro", hanno scritto nel documento.

"Mossa squisitamente elettoralistica, che pretenderebbe, con lacrime di coccodrillo sanare anni ed anni di responsabilità del partito di governo. - hanno aggiunto - Alla precedente campagna elettorale, per il governo locale e regionale, spuntò il coniglio Rebrab. Poco importò allora se qualcuno poneva dubbi, erano gufi, Cassandre, elementi contro i lavoratori. Oggi, certificato che le cassandre avevano pienamente ragione, si gioca la carta di recupero ed il coniglio questa volta sarà, molto presumibilmente, la cacciata di Rebrab e la nomina di un nuovo commissario".

"Benissimo l’allontanamento di Rebrab, anche se doveva essere fatto anni fa, ma questa volta non accettiamo giochetti per recuperare un po’ di voti sulla pelle dei lavoratori".