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Acciaierie, il sindacato: "troppo ottimismo"

Massimo Lami dell'USB: "​Piombino rischia di diventare un sito di stoccaggio di acciaio per l'Europa. Invitiamo i lavoratori alla massima cautela"

Massimo Lami

Secondo Massimo Lami, dell'Unione Sindacale di Base Livorno e Piombino,  c'è troppo ottimismo attorno alla questione acciaierie.

"Piombino rischia di diventare un sito di stoccaggio di acciaio per l'Europa - scrive oggi Lami - Ancora una volta troppo ottimismo da parte di tutti i soggetti che ormai da anni tirano su la “bandierina” ogni qual volta si conlude un passaggio importante per la nostra acciaieria. Ma dov’è scritto che veramente Jindal costruirà un acciaieria? Due forni elettrici e un mini mill per un investimento di un miliardo di euro? Dalle informazioni in nostro possesso non vi è nessun vincolo formale in tal senso. I 70 milioni di euro previsti dall’accordo di programma tra regione e governo cosa sono in confronto all’investimento totale? Per il momento ci aspettano ancora anni di cassa integrazione ( oltretutto decurtata di 200 euro) poi nei prossimi anni si vedrà.

Che vi sia un forte interesse di Jindal per Piombino è sicuramente vero ma nel piano industriale, per il momento, l’unica cosa certa è la ripartenza del treno con 405 lavoratori.
Oltretutto se la partita di Taranto si rimette in gioco potrebbe anche saltare il tutto.Per questo invitiamo i lavoratori alla massima cautela.
Vogliamo ricordare  - conclud la nota dl sindacato - che i lavoratori della Magona sono da anni in solidarietà a causa della diminuzione della produzione. Il proprietario è ARCELOR MITTAL, primo produttore di acciaio al mondo. Queste sono le multinazionali".