“Anche le aziende locali dell’indotto siderurgico devono sedere a pieno titolo ai tavoli che affrontano e programmano gli sviluppi del futuro polo siderurgico piombinese”.
È quanto afferma Alessia Fagioli coordinatrice sindacale di CNA Val di Cornia al termine della riunione svoltasi presso la sede di via Da Vinci dell’associazione, cui hanno partecipato numerose imprese del settore meccanica, oltre ai membri della presidenza locale, al direttore generale Dario Talini ed alla coordinatrice di CNA Industria Ilaria Niccolini.
“Abbiamo fatto con le imprese il punto della situazione – spiega Fagioli – in vista della seduta aperta del consiglio comunale di Piombino dove presenteremo la nostra richiesta di rappresentare la piccola e media impresa dell’indotto ai tavoli di programmazione e discussione. Nonostante la lunga crisi, in zona sono ancora presenti realtà che possiedono competenze ed esperienze specifiche che non devono essere ulteriormente disperse; anzi, se come auspichiamo l’industria siderurgica avrà un nuovo futuro a Piombino, si potrebbe ipotizzare l’istituzione di un vero distretto locale della lavorazione meccanica, riconosciuto a livello regionale, che possa dar luogo a politiche e progetti di filiera”.
“Fino ad oggi – aggiunge Dario Talini – non sappiamo quali saranno concretamente i nuovi lavori che potrà generare per l’indotto il futuro assetto dell’industria siderurgica a Piombino, sia nella fase realizzativa che in quella produttiva, ma sappiamo che le nostre imprese sono all’altezza di poter far parte di questo futuro. Per far ciò però bisogna che siano rappresentate ai tavoli di discussione, onde evitare i drammatici errori del passato che hanno visto l’indotto subire pesantemente sia in termini occupazionali che finanziari la crisi e l’egemonia della grande industria. Affinchè anche le piccole e medie imprese abbiano modo di programmare gli auspicati sviluppi, servono informazioni dirette e la partecipazione agli accordi: inoltre devono essere le prime ad essere interpellate se e quando partiranno i nuovi ipotizzati scenari”.