Lavoro

"Non sottoscrivere nessun accordo sindacale"

Per il Camping Cig il 3 Luglio bisognerà prima ottenere impegni e numeri precisi sul futuro dei lavoratori

Il Coordinamento Articolo 1 Camping Cig continua e evidenziare dubbi sul progetto di rilancio del polo siderurgico di Piombino. 

"Mentre la Magona traballa e imbocca un anno di cig, il 25 Giugno al Ministero ancora allarmante silenzio sul fantasma Jsw. Non si nomina neppure l’indispensabile ingresso dello Stato in posizione di comando; non si parla di consultare democraticamente lavoratori e cittadini. E Metinvest protagonista sfoggia la propria piattaforma sindacale. Il ministro Urso non esita a proporre un fantasioso accordo quadro preliminare non vincolante, ma di sicuro utile magari per una sua conferenza stampa propagandistica, specialmente in assenza del Piano nazionale della siderurgia, atteso da oltre un anno e mai presentato dal Governo", hanno commentato.

Il Camping Cig torna a contestare anche il comportamento dei sindacati. "A quanto pare, ancora e sempre con il cappello in mano a subire l’iniziativa di padroni e governo: dopo avere revocato senza vergogna la mobilitazione del 12 Giugno, al Ministero si sono incredibilmente presentati senza una propria piattaforma, la quale doveva essere invece democraticamente preparata in precedenza nell’assemblea dei lavoratori e sostenuta con la mobilitazione. L’aria che tira ricorda quanto successe con Rebrab, costato il 30% di salario in meno, riconfermato poi mediante un verbale d’incontro alla chetichella con Jindal".

"Il 3 luglio prossimo, non si dovrà sottoscrivere nessun accordo sindacale: - hanno commentato dal coordinamento - prima bisogna discuterne democraticamente con i lavoratori allo scopo di salvare tutti i lavoratori, se necessario pure mediante prepensionamenti e uscite incentivate; rivendicare i diritti dovuti a chi li ha maturati in decenni di lavoro. E bisogna respingere seccamente la manovra propagandistica di Governo e Metinvest, volta a firmare al buio, in fretta e furia, l’Accordo di programma il 10 Luglio, in coincidenza con la prevista Conferenza sulla Ripresa dell’Ucraina. Al contrario, bisogna andare all’attacco prima dell’Accordo di programma con fermezza e coraggio, uniti per conquistare impegni da verificare democraticamente con lavoratori e cittadinanza: impegni precisi che prevedano penali finanziarie esigibili, su numeri precisi di dipendenti; diritti acquisiti; sicurezza dei lavoratori; tutela ambientale".