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Acciaio, Fiom fa appello alla Regione

Calosi, Fiom, al presidente di Federacciai:“Schiaffo a Piombino e alla Toscana, il futuro non può essere ostaggio dei veti e delle vecchie logiche di potere”

"Le dichiarazioni del presidente di Federacciai non sono condivisibili, come non lo furono quelle dello scorso anno. Sentire chi rappresenta l’industria dell’acciaio attaccare un progetto che può finalmente ridare vita a Piombino è uno schiaffo a una città, a una regione, ai suoi lavoratori e al loro futuro. Parlare di “favori a uno straniero” è una narrazione tossica e fuori dal tempo".

Lo ha dichiarato Daniele Calosi, segretario generale Fiom Cgil Toscana, in replica al presidente di Federacciai.

"Qui non si tratta di nazionalità, ma di lavoro, sviluppo e giustizia industriale per un territorio abbandonato per troppo tempo. - ha proseguito Calosi -  Piombino non ruba nulla a nessuno. Piombino vuole tornare a produrre, innovare e creare occupazione. La Toscana è una regione industriale e la siderurgia è una delle sue colonne portanti".

"Chi oggi cerca di frenare questo percorso, difendendo vecchi equilibri di potere o logiche di mercato ormai superate, difende soltanto il declino. - ha proseguito Calosi - Se davvero si vuole un futuro per la siderurgia italiana, bisogna sostenere ogni progetto capace di riportare acciaio, competenze e dignità nel nostro Paese, non attaccarlo per paura di perdere qualche posizione di rendita. Il futuro industriale di Piombino non può essere fermato dai veti di chi non vuole cambiare. A tutto questo si aggiunge la grave crisi che attraversa la siderurgia italiana, dopo le ultime vicende dell’ex ILVA: il governo, invece di presentare un vero piano di decarbonizzazione e rilancio industriale, ha scelto la strada della deindustrializzazione e della tragedia sociale. Non è ammissibile che il secondo Paese manifatturiero d’Europa veda i suoi due principali poli siderurgici — Taranto e Piombino — uno a rischio chiusura e l’altro bloccato da logiche che nulla hanno a che fare con lo sviluppo e con il lavoro".

"Per questo chiediamo un incontro urgente alla Regione Toscana, ora che le elezioni regionali si sono concluse e la nuova giunta è in fase di definizione, - ha aggiunto Calosi - per affrontare in modo definitivo la situazione di Piombino, della sua manifattura e dell’intero polo siderurgico, ma anche per discutere di tutte le vertenze ancora aperte in Toscana che riguardano i settori dell’automotive, dell’elettrodomestico, della nautica e degli accessori metallici della moda".

"È necessario dare finalmente risposte concrete alle lavoratrici e ai lavoratori metalmeccanici piombinesi e toscani che da troppi anni vivono in una condizione di precarietà e incertezza per scelte industriali che non hanno deciso, ma le conseguenze le pagano ogni giorno sulla propria pelle. A fine della scorsa legislatura avevamo iniziato come sindacati un percorso con l’assessore al Lavoro e con il consigliere alle crisi della regione. Nell’interesse delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici toscani questi percorso va velocemente ripreso", conclude Calosi.