Lavoro

Acciaio, "restiamo con i piedi per terra"

Uglm: "Aspettiamo informazioni concrete e dettagliate senza giudicare aprioristicamente e senza fughe in avanti sia da una parte che dall'altra"

In città da giorni si è acceso il dibattito sul nuovo possibile scenario che si affaccia all’orizzonte e che vede Danieli-Metinvest interessato al polo siderurgico piombinese. 

"Come Uglm - si legge in una nota - il giorno 8 Novembre alle ore 16 siamo stati convocati a Roma al tavolo ministeriale dove immaginiamo che il Governo ci darà maggiori e dettagliate informazioni in merito. Fino a quella data ogni tipo di analisi e discussione è assolutamente prematura. Nessuno ad oggi sa esattamente in cosa consiste questo progetto, c’è stata solo qualche vaga dichiarazione dei soggetti interessati, niente di più. Alcune considerazioni però vogliamo farle. - hanno proseguito - Come Uglm andremo a quel tavolo per ribadire con fermezza la nostra posizione, che è la stessa che sosteniamo da sempre. Ovvero che qualsiasi soggetto si affacci a Piombino con l’intenzione di investire nella siderurgia, se deciderà di costruire una nuova acciaieria, dovrà essere lontana dalla città ed avere un impatto ambientale prossimo allo zero, con l'utilizzo delle ultimissime e moderne tecnologie. Nel 2023 non è più accettabile e sostenibile barattare il lavoro con la salute, saremmo anacronistici e fuori dalla storia se affermassimo il contrario.
Siamo altresì convinti che con i dovuti accorgimenti, avvalendosi delle sopracitate moderne tecnologie, a Piombino si possa produrre acciaio in modo moderno ed ecocompatibile. Da questo punto di vista come sindacato vigileremo molto attentamente".

Insomma, per Uglm un impianto green potrebbe convivere tranquillamente con altri settori economici come il turismo o altre realtà presenti e future.

"Siamo cautamente ottimisti in quanto le trattative vengono portate avanti da interlocutori credibili come tra gli altri, il sindaco Ferrari che sappiamo bene quanto abbia a cuore la sorte dei lavoratori e quanto sia al contempo attento e intransigente sul fronte ambientale. Ovvio che in questa fase preliminare la cautela deve essere massima, i lavoratori piombinesi in questi anni sono stati illusi e presi in giro fin troppe volte. Aspettiamo che ci siano informazioni concrete e dettagliate senza giudicare aprioristicamente e senza fughe in avanti sia da una parte che dall'altra, come purtroppo stiamo vedendo fare da alcuni soggetti negli ultimi giorni.
In attesa dell'incontro con il Governo del prossimo 8 Novembre, quando sarà possibile fare eventuali valutazioni più approfondite, restiamo con i piedi per terra", hanno concluso dal sindacato.