Lavoro

Acciaio, "solo chiacchiere e pie speranze"

Per il Camping Cig niente di buono dall'incontro al Mimit dei giorni scorsi. "Non possiamo stare di nuovo ad aspettare"

Camping Cig insoddisfatto dai contenuti dell'incontro al Mimit per il rilancio dello stabilimento siderurgico di Piombino. 

"Nè progetti, nè dati certi, solo chiacchiere altisonanti e pie speranze: a suon di speranze, Piombino è in agonia. - hanno commentato - A maggior ragione, adesso invece occorrono trasparenza e democrazia partecipata. E’ indispensabile un vero piano industriale, da valutare in un percorso di consultazione popolare di lavoratori e cittadini, con il tempo necessario, insieme a tecnici non di parte, prima di qualsiasi decisione. Ad oggi, l'unica cosa certa è che non c'è la cig per i dipendenti Jsw; l’eventuale proroga di soli tre mesi espone città e fabbrica ricatto letale da parte delle multinazionali vecchie e nuove".

"Scandalizza che siamo a questo punto: perché i sindacati nei mesi passati non hanno promosso le lotte necessarie per evitare questo cappio intorno al collo dei lavoratori? Scandalizza poi che questo governo, come i precedenti, si mostri ostaggio del liberismo padronale e disinteressato a costruire un piano nazionale della siderurgia. - hanno evidenziato - Da parte loro, le multinazionali le sparano grosse senza presentare un vero piano industriale con numeri credibili, impegni verificabili, sottoposti a penali in caso di inadempienza. Non possiamo stare di nuovo ad aspettare che esse facciano di noi, come sempre, ciò che vogliono".

"Continuiamo a lottare per il rilancio dello stabilimento e per garantire l’occupazione, per le bonifiche, per fare a meno dei rigassificatori, per praticare la diversificazione economica nel rispetto della natura. Piombino dimostri di essere ancora all'altezza dei riconoscimenti ricevuti per avere contribuito a far vincere la Resistenza e a far nascere la Costituzione della Repubblica: riaffermi, con i lavoratori in testa, che si deve tornare a laminare e a colare acciaio per fare rotaie, non per produrre armi. Su questi contenuti aderiamo alla giornata di lotta del 17 novembre, indetta da Cgil e Uil", hanno concluso.