Lavoro

Acciaio, stato di agitazione da Jsw a Magona

Le organizzazioni sindacali hanno fissato dei punti fermi per il futuro del polo siderurgico piombinese chiedendo al ministro di convocare le aziende

Si è riunito il Consiglio di Fabbrica del polo siderurgico di Piombino, con la partecipazione delle RSU delle principali aziende degli stabilimenti Piombinesi, dei coordinatori e delle segreterie territoriali di FIM, FIOM, UILM e USB.

Al centro della discussione due questioni: la grave situazione dello stabilimento JSW Steel Italy e la preoccupante evoluzione del caso Liberty Magona.

Per lo stabilimento Jsw a peggiorare ulteriormente il quadro è arrivata la notizia di un nuovo Consiglio di Amministrazione previsto per venerdì, che comporterà l’ennesimo cambio ai vertici. Da quattro mesi è stata inviata al Ministero competente una bozza di Accordo di Programma, ma non si registra alcuna risposta né da parte delle istituzioni né da parte della multinazionale indiana. "Un silenzio che - secondo i sindacati - conferma il disinteresse e la superficialità con cui viene gestita una crisi che coinvolge centinaia di lavoratori. Anche nell’ipotesi di un via libera imminente all’Accordo, mancherebbero comunque gli atti di Variante urbanistica da parte del Comune, indispensabili per sbloccare gli investimenti legati al revamping del treno rotaie – l’unico in Italia in grado di produrre rotaie e oggi non più in grado di garantire gli standard di qualità richiesti dal mercato. Nel frattempo, anche le commesse da parte di Ferrovie dello Stato sono in contrazione, a ulteriore conferma del rischio concreto di un fermo totale".

Per quanto riguarda Liberty Magona, i sindacati hanno spiegato che il percorso di cessione della proprietà, già incerto e tortuoso, appare oggi in stallo. Il rischio di un tracollo finanziario è concreto e imminente, senza che alcuna istituzione si stia realmente adoperando per individuare una soluzione sostenibile.

"È evidente l’assenza totale di una regia politica e industriale da parte del Ministro Urso e del Governo. - hanno commentato - In particolare: Metinvest, che dovrebbe rappresentare il rilancio della siderurgia a Piombino ad oggi tutto tace, ci risulta di una bozza che sta circolando, ma serve fissare una riunione con tutti i soggetti per definire il testo definitivo. Jsw, multinazionale assenteista, gestisce uno stabilimento in disfacimento e un treno di laminazione ormai obsoleto. Liberty Magona, in balia degli eventi, rischia il fallimento senza alcuna prospettiva industriale concreta".

Quindi, le organizzazioni sindacali e le RSU chiedono al Ministro Urso di essere coerente con le dichiarazioni rese e di attivarsi immediatamente per convocare Jsw e Liberty ai massimi livelli, come anticipato nell’incontro del 16 Aprile.

Intanto, le organizzazioni sindacali hanno dichiarato lo stato di agitazione e danno mandato alle RSU e ai coordinatori di ogni realtà produttiva del polo siderurgico di Piombino di avviare tutte le mobilitazioni necessarie a sostegno delle rivendicazioni dei lavoratori a partire dalle assemblee con sciopero di venerdì 23 dalle 9 alle 10,30 in Liberty Magona e dalle 10,30 alle 12 il Jsw, assemblee che si terranno di fronte alle Direzioni delle due aziende.