Politica

Accolto l'appello per la proposta di legge Zan

Si tratta della proposta di legge contro l’omo-lesbo-bi-trans-fobia e la misoginia. Pd e Con Anna: "Così Piombino fa sentire il suo sostegno"

I consiglieri Pd e Con Anna (Foto di repertorio)

Il Consiglio comunale di Piombino del 29 Settembre ha approvato a maggioranza la mozione presentata dai gruppi consiliari del Partito Democratico e Con Anna per Piombino, a sostegno della proposta di legge contro l’omo-lesbo-bi-trans-fobia e la misoginia attualmente in discussione in Parlamento, di cui è relatore il deputato Alessandro Zan.

"Il documento, - hanno spiegato Pd e Con Anna - approvato nonostante i voti contrari dei gruppi Lega Salvini Premier e Noi per Piombino, impegna la giunta e il sindaco a sollecitare il Presidente della Camera dei Deputati e la Presidente del Senato affinché la legge in discussione venga approvata in tempi rapidi, a promuovere iniziative destinate a sensibilizzare l'opinione pubblica verso la cultura delle differenze, a far sì che la Giornata Mondiale contro l’omofobia, il 17 Maggio, abbia un’adeguata risonanza anche nel nostro comune con il coinvolgimento delle istituzioni locali e a promuovere interventi nella scuola, affinché l'educazione dei futuri cittadini sia ispirata al rispetto e all’inclusione delle diversità e alla lotta contro le discriminazioni".

"I numerosi e gravi episodi di violenza e discriminazione contro le persone trans, omosessuali e contro le donne registrati anche negli ultimi giorni confermano, se ve ne fosse bisogno, quanto la norma in discussione, che l’Italia sta aspettando da 30 anni, sia urgente e improrogabile. - hanno aggiunto - Il ddl Zan, la cui discussione riprenderà in Parlamento dal 20 Ottobre, si propone di prevenire e contrastare la discriminazione e le violenze di cui sono vittime le donne e le persone omosessuali e transessuali, attraverso l’estensione di una legge già esistente, la cosiddetta Legge Mancino, ai reati motivati dal sesso, dal genere, dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere delle vittime. Si tratta di una norma di civiltà che attua il principio di uguaglianza sancito dall’articolo 3 della Costituzione, una norma che esiste già in quasi tutti i paesi occidentali e che, nel caso della legge in discussione, non opera solo a livello punitivo, ma introduce anche una serie di provvedimenti che vanno nel senso di rafforzare la cultura dell’uguaglianza e del rispetto verso l’altro".

E hanno concluso: "Con questo atto il Comune di Piombino fa sentire il pieno sostegno alle forze parlamentari che l’hanno presentata, affinché sia approvata al più presto senza ulteriori modifiche al testo che ne ridurrebbero la portata e il significato".