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"Staccare la spina sulla vicenda Cevital-Aferpi"

Per il Coordinamento Art.1 - Camping Cig il problema è l'algerino che non è più credibile. Ora salta anche l'incontro del 6 aprile

"Rebrab non è disponibile per un nuovo incontro il 6 aprile al Mise, come proposto dal ministro Calenda", così prende le mosse il comunicato del Coordinamento Art.1 - Camping Cig. Ma c'è di più. "Rebrab non ha per ora concertato date alternative; il governo tace" e il Coordinamento di lavoratori a questo punto vorrebbe che il Governo prenda in mano la situazione "a meno che, al di la delle apparenze, non si faccia il gioco del magnate per precisa scelta politica: liquidare la siderurgia piombinese e tutta la Val di Cornia". 

"Questo indegno gioco al rinvio, sulla pelle di una intera collettività, - hanno detto - fa comodo per arrivare gradualmente al risultato, ammorbidendo il percorso con qualche elemosina e cercando di ridurre il prezzo politico delle scelte recessive che devastano i territori. Noi da tempo diciamo che va staccata la spina sulla vicenda Cevital-Aferpi"

A suon di penitultimatum, siamo arrivato alle porte del 24 aprile 2016. "La questione non è più, da tempo, se venga presentato o no un piano credibile; la questione è che, palesemente, non è credibile chi presenta il piano e Il Mise ha ormai tutti gli elementi per giungere a questa elementare conclusione".

A questo punto il Coordinamento Art.1 - Camping Cig chiede l'appoggio di sindacati, istituzioni e associazioni per organizzare una grande manifestazione, magari proprio il 6 aprile, magari proprio a Roma per chiedere un "nuovo percorso per la siderurgia e mettere in atto procedure straordinarie per accelerare le bonifiche e la diversificazione economica della zona".