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Aferpi, al Mise ci saranno anche i lavoratori

Ma niente sciopero. Una delegazione di lavoratori sosterrà i sindacati a Roma per l'atteso incontro del primo marzo al Mise

Il primo marzo è il giorno del tanto atteso incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico per fare chiarezza sul futuro delle acciaierie di Piombino. Questa volta, dati i continui slittamenti e le ultime dichiarazioni del patron di Aferpi, le aspettative sono alte.

I lavoratori, che da giorni stavano valutando la possibilità di manifestare o scioperare per premere verso una risposta chiara sull'attuazione del piano industriale, terranno una manifestazione di sostegno all'azione del sindacato, ma non ci sarà alcuno sciopero.

Al termine del consiglio di fabbrica che si è tenuto martedì 23 febbraio, Fim, Fiom, Uilm e le Rsu Aferpi/Lucchini e Piombino Logistics hanno comunicato il programma e fatto il punto della situazione.

Certo, c'è soddisfazione per il rientro al lavoro di 205 lavoratori, ma anche per la disponibilità di denaro per la gestione economica corrente dell'azienda e che servirà per l'acquisto dei semiprodotti.

Le aspettative: un nuovo cronoprogramma, tempi e modi di acquisto dell'acciaieria elettrica e del nuovo laminatoio rotaie, la data di inizio degli smantellamenti con la relativa ricaduta occupazionale, in particolare per i lavoratori delle imprese di appalto, le produzioni dei laminatoi, il completamento del progetto della logistica e la partenza e la conclusione degli investimenti sul settore agroindustriale.