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L'ambasciata rimarca i rapporti Italia-Algeria

Il diplomatico italiano ad Algeri torna a fare il punto sui rapporti commerciali tra Italia e Algeria, inevitabile il riferimento ad Aferpi

A pochi giorni dalle parole del diplomatico italiano ad Algeri Pasquale Ferrare, dall'Ambasciata arrivano delle precisazioni che riguardano in ampia scala anche Piombino e gli investimenti dell'algerino Issad Rebrab per lo stabilimento Aferpi. 

"Più di 9 miliardi di dollari di interscambio, circa un centinaio di aziende sul terreno e uno spazio di manovra per ampliare gli scambi nei settori della produzione industriale, del turismo, dell'agroindustria, delle rinnovabili e del riciclaggio dei rifiuti: l'Italia è il primo partner commerciale dell'Algeria". Basti pensare alla collaborazione, definita storica e strategia, in campo energetico.

Per il diplomatico la cooperazione economica fra Italia e Algeria è solida, ma sicuramente può crescere e migliorare, magari rendendo più flessibili le regole di accesso al mercato. Altro terreno su cui le cose possono migliorare è quello del progetto di rilancio delle ex acciaierie Lucchini di Piombino, acquistate dal gruppo algerino Cevital. Un investimento molto articolato che prevede varie fasi. Il nodo di natura finanziaria c'è, ha detto, e per il diplomatico bisognerebbe "discutere le condizioni di accesso al credito, che vanno valutate in modo molto approfondito, valutando anche l'impatto sull'occupazione".