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Il porto è un punto a favore per Aferpi

L'ad di Aferpi, nell'intervista al Corriere della Sera, è molto chiaro: ora c'è da chiudere il determinante accordo con le banche

Fausto Azzi

L’amministratore delegato Aferpi Fausto Azzi in un’intervista del Corriere della Sera traccia i passaggi dopo la firma del contratto con Sms Group per la fornitura del nuovo forno elettrico e del nuovo treno di laminazione rotaie.

L’amministratore fa sapere che Aferpi sta trattando con le banche per intercettare 500milioni di euro e rispettare i tempi indicati, ovvero il 28 mesi. E si dice fiducioso nel trovare un accordo entro settembre, anche se bisogna lavorare per far capire alle banche che si sta parlando della Piombino di domani, la Piombino che produrrà acciaio di elevata qualità per un mercato esigente.

Alla domande relativa alla concorrenza di cinesi e indiani, l’ad Fausto Azzi non la teme e sfodera l’asso della posizione strategica di Piombino con il suo porto affacciato sul Mediterraneo.

E’ proprio sul porto e la logistica che fa perno il rilancio economico di Azzi. “Non avrà più senso importare i prodotti di basso valore dall Cina perché abbattendo i costi di logistica noi potremo offrirli a un prezzo inferiore. – ha detto Azzi rispondendo alle domande della giornalista Silvia Ognibene – E poi c’è l’Africa. Un miliardo di persone in un continente che Rebrab conosce molto bene e i cui squilibri geopolitici segnano la necessità di un riequilibrio. In pochi anni l’Africa si sbloccherà e libererà tutto il suo potenziale di crescita. E noi siamo più vicini dei cinesi. Piombino ha potenzialità enormi, anche per attrarre le merci che dall’Asia devono arrivare in Europa e attualmente passano per Rotterdam”.

Ora, però c’è da chiudere l’accordo con le banche.