Politica

"Cessione a investitore qualificato"

E' questa la condizione sottolineata dal ministro Calenda rispondendo, durante il question time, all'onorevole Fassina che commenta insoddisfatto

Carlo Calenda

"La discussione con l'investitore non si può riaprire se non sulla base di una cessione qualificata dell'asset su cui il Governo vigilerà". E' stato chiaro e coinciso il ministro allo Sviluppo economico Carlo Calenda rispondendo all'interrogazione di Sinistra Italiana sulla questione Aferpi e sulle sorti del polo siderurgico piombinese.

"Useremo tutti gli strumenti legali sperando in ravvedimento dell'imprenditore nel senso di procedere alla cessione di questo impianto ad un investitore qualificato perché abbiamo visto che l'acciaio è un mestiere che bisogna saper fare e non ci si può improvvisare. Ed è importante che l'investitori sia di qualità", ha aggiunto Calenda ribadendo che la linea è condivisa dai sindacati che conoscono ogni mossa del Governo.

Insoddisfatto l'onorevole Stefano Fassina che dal ministro si aspettava indicazioni chiare sulle iniziative intraprese dal Governo verso Cevital.

"Sulla grave condizione delle acciaierie Aferpi di Piombino, lo stallo è sempre più preoccupante. - ha commento l'esponente di Sinistra Italiana - Invece, sulle prospettive di vendita di Aferpi e di riavvio della produzione e dell'occupazione soltanto auspici, mentre, sul versante dello sblocco delle bonifiche, nessuna risposta alle nostre domande". 

Secondo Fassina proprio le bonifiche rappresenterebbero una "boccata d'ossigeno per un territorio e per migliaia di lavoratori segnati da anni di disoccupazione e disperazione".