Lavoro

"Ci permettiamo di avere dubbi sull'operazione"

Dopo aver parlato faccia a faccia con il ministro Calenda, gli operai aderenti al Camping Cig puntualizzano su alcune questioni

Il coordinamento Art.1 - Camping Cig ha qualche osservazione da fare dopo l'arrivo e le parole del Ministro Carlo Calenda sulla questione Aferpi. 

"Noi ci permettiamo di avere dei dubbi sulla consistenza dell’operazione (l'accordo tra Cevital e il gruppo indiano di Jindal, ndr) e sugli eventuali tempi di attuazione; per cui ci permettiamo anche di fare alcune osservazioni", hanno scritto in una nota. 

Osservazioni che riportiamo integralmente: "Che il termine del 2 Marzo sia effettivamente ultimativo: o c’è la firma sul preliminare di vendita o c’è il commissariamento. Con la vendita tra privati (da Cevital a Jindal) il ruolo dei lavoratori e dei sindacati è decisamente ridotto: non esiste l’obbligo di un parere positivo dei lavoratori, che saranno costretti a prendere ciò che viene. Quindi l’unico interlocutore possibile per i lavoratori diventa il Governo attraverso il Mise, il quale, si, può accettare o rifiutare il Piano industriale".

"Ciò detto, - hanno aggiunto - i lavoratoti ed i sindacati devono obbligare il ministro, chiunque egli sia e qualunque governo rappresenti, a accettare lui come vincolante il parere dei lavoratori che sarà condizionato da: piena conoscenza e ampia discussione di un Piano industriale e finanziario, senza parti segrete o riservate, che non sia una barzelletta come il precedente, ma presenti impegni e tempistiche verificabili e razionali; mantenimento dei livelli occupazionali sia dei diretti che dell’indotto; garanzie su condizioni di lavoro, sicurezza, diritti sindacali; ripresa nel più breve tempo possibile delle attività della fabbrica e garanzie sugli ammortizzatori sociali per tutto il tempo necessario per la ripresa delle attività; definizione chiara degli obblighi e delle competenze per le bonifiche e gli smantellamenti".

Il coordinamento Art.1 - Camping Cig attendono di nuovo il ministro Calenda a Piombino per la presentazione del Piano di Jindal. "Nella sua venuta a Piombino il ministro Calenda, parlando con noi che lo aspettavamo fuori della sala, ha promesso che tornerà a Piombino per presentare ai lavoratori i Piano di Jindal (se esiste). - hanno concluso - Lo prendiamo in parola e incalzeremo lui e chiunque sia il suo successore affinché venga rispettato questo impegno".