Lavoro

Aferpi, Camping Cig smonta gli intenti di Rossi

Per il coordinamento è impossibile generare un documento unitario. Per il Camping Cig bisogna ripartire dall'allontanamento di Rebrab

Un documento unitario che esprima la posizione della Toscana sulla questione dell'acciaieria piombinese? Per il coordinamento Art. 1 - Camping Cig la mossa del presidente Enrico Rossi, annunciata dopo la riunione con i rappresentanti di Fim, Fiom e Uilm, non è condivisibile.

"Vergogna! Uno dei principali responsabili della disastrosa situazione della nostra zona, uno che ha sempre dichiarato la sua fede in Rebrab, uno che ha proposto più volte che l’Italia lo finanziasse, oggi, con incredibile cinismo, si propone di nuovo come colui che salverà Piombino. E vergogna anche per i sindacati, che non hanno immediatamente reagito con la giusta indignazione a simili atteggiamenti; anzi, temiamo che alla fine si piegheranno ai voleri del governatore", ha commentato in una nota il coordinamento.

"Tutti i lavoratori ed i cittadini del nostro territorio devono denunciare e respingere con forza queste tattiche elettoralistiche, estremamente dannose per la comunità. Così come va denunciata e respinta la campagna che si sta orchestrando in questi giorni per ripresentarci progetti fantasmagorici di ripartenza dell’altoforno in tempi rapidissimi e di tutta l’acciaieria. Con un nuovo mago esotico dalla misteriosa Cina! - e hanno aggiunto - Questa campagna mediatica ha una sua ragione nella visione di Cevital, che tenta di apparire come la parte lesa, in quanto lei sta attuando quanto definito nell’addendum; ma è semplicemente disgustoso che ci sia chi si lascia abbindolare, provocando, tra l’altro, una spaccatura profonda tra i lavoratori in cerca di giusta occupazione e quei cittadini che altrettanto giustamente vedono riproporsi lo spettro della fabbrica dentro la città, con i problemi di salute e di inquinamento già assai noti". 

Camping Cig ha da sempre sostenuto la necessità della ripresa delle attività siderurgiche, ma a patto di localizzazione e sostenibilità ambientale. Per far questo, secondo il coordinamento, Cevital deve essere allontanata una volta per tutte, bisogna avviare gli smantellamenti e la messa in sicurezza delle aree dismesse e avviare le opere di bonifica; non da ultimo la tutela dei posti di lavoro, compresi quelli dell'indotto.