Lavoro

"Rebrab non è la soluzione per Piombino"

Il primo step previsto per agosto non è stato rispettato dall'Azienda e resta un'incognita. Per il Coordinamento bisogna staccare la spina

Il Coordinamento Camping (Foto di archivio)

Il Coordinamento Art.1 - Camping Cig scatta una fotografia poco promettente. "La fabbrica è completamente ferma fino a dopo ferragosto e forse oltre. Nessuno sa, neanche pare i dirigenti locali di Aferpi, quando e se arriveranno le navi col materiale da laminare. L’ Algeria ribadisce il blocco dei capitali di Rebrab. Ci sono tutti gli ingredienti perché il primo paletto dell’addendum venga violato, con conseguente rescissione del contratto di compravendita dell’azienda".

Così hanno esordito dal Coordinamento ricordando che entro agosto sarebbe dovuto ripartire il treno rotaie. "L’addendum ha avuto la funzione di prolungare gli ammortizzatori sociali e la protezione dei lavoratori da possibili licenziamenti. Purtroppo, vista l’inattendibilità dell’interlocutore principale, sta venendo a mancare l’altro pilastro fondamentale degli accordi e delle attese sindacali e di tutta la città: il rilancio produttivo e la diversificazione economica. Per primi dicemmo, - hanno ribadito - già dal dicembre 2016 che non può essere Rebrab la soluzione per la siderurgia piombinese: è lui stesso che ce lo ha già dimostrato coi fatti. Ora bisogna assolutamente staccare la spina".

Intanto nei giorni scorsi un rappresentante del gruppo Jindal ha incontrato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi (leggi l'articolo consigliato).