Attualità

"Delle promesse fatte non se ne è mantenuta una"

Camping Cig rimanda al mittente le accuse, se a loro destinate, di dividere i lavoratori e spiegano i motivi delle loro critiche

"Il sindaco e il vicesindaco, in un recente comunicato, se la prendono con 'una minoranza di lavoratori' per nascondere le responsabilità delle istituzioni. Non sappiamo se si riferissero anche a noi, ma per quanto ci riguarda possiamo tranquillamente invitarli a 'stare sereni': noi lavoratori in CIG (a 800 euro al mese) siamo rispettosi della istituzione sindacato e rimandiamo con facilità ai mittenti le accuse di dividere i lavoratori e tentare di isolare i sindacati".

Così il Coordinamento Art. 1 - Camping Cig replica alla nota congiunta del sindaco Massimo Giuliani e del vicesindaco Stefano Ferrini in cui si invocava unità d'intenti per il rilancio industriale (leggi l'articolo correlato). 

"Quando critichiamo i dirigenti che a nostro avviso sbagliano è perché sappiamo che la forma di divisione più pericolosa è quella tra apparato e lavoratori, come succede quando alcuni dirigenti praticano una linea che guarda più alle compatibilità e agli interessi del sistema di potere politico-istituzionale dominante che non alle esigenze dei lavoratori. - hanno aggiunto dal coordinamento - Se Aferpi, dopo più di un anno, è al punto zero del proprio piano industriale (a parte aver tagliato le buste paga dei lavoratori e tolto loro una serie di diritti) non è certo addebitabile alle osservazioni nostre, o di altri gruppi. Anzi, le critiche ci sono proprio perché delle promesse fatte non se ne è mantenuta una".

Di fronte a questa situazione il Coordinamento Art. 1 - Camping Cig si doveva da tempo pensare a un piano B o, per lo meno, partire con le bonifiche.