Lavoro

Aferpi, scricchiola il rinnovo della solidarietà

Nel decreto firmato il 23 giugno si parla di Cassa Integrazione per i lavoratori Aferpi. Nuovo consiglio di fabbrica. Rossi scrive al ministro Poletti

"Il Decreto Ministeriale non proroga la solidarietà per altri 24 mesi" l'appello Fiom rimbalza e si riunisce per il secondo giorno consecutivo il consiglio di fabbrica. La notizia è seguita a un decreto firmato il 23 giungo nel quale al posto del Contratto di Solidarietà si parlerebbe di ammortizzatore in deroga equiparato alla Cassa Integrazione straordinaria che è finanziata solo fino al 31 dicembre 2018.

Intanto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi si è messo in contatto col ministro del lavoro Giuliano Poletti per chiedere il prolungamento dei contratti di solidarietà per i lavoratori di Aferpi. Il presidente Rossi avanzerà questa richiesta domani nel corso della riunione del Comitato esecutivo sull'accordo di programma per Piombino prevista a Roma al Ministero per lo sviluppo economico.

Rossi ha espresso a Poletti "la preoccupazione per il crescere di una forte tensione sociale a Piombino in relazione alla ipotesi di non concedere il prolungamento dei Contratti di solidarietà ad Aferpi", giudicandola una decisione che "seppur accompagnata dalla concessione della cassa integrazione e successivamente da eventuali contratti di solidarietà previsti dal nuovo regime, determinerebbe una riduzione della protezione sociale e del reddito per i lavoratori oltre che un aggravio per l'azienda".

E dal momento che l'azienda è comunque chiamata a garantire il minimo previsto dalla norma per i contratti di solidarietà, secondo il presidente Rossi "sarebbe del tutto legittimo prorogare l'istituto oggi concesso, facendo carico all'azienda dell'eventuale non rispetto dei minimi".

Oltre a Enrico Rossi anche l'onorevole Silvia Velo ha interpellato il ministro Poletti. Intanto, domani, il presidente Rossi domani chiederà, infine, che siano immediatamente sbloccati i 30 milioni di euro destinati alla Regione Toscana per interventi di sostegno al reddito e politiche attive per il lavoro e che servono per concedere gli aiuti a quei lavoratori che il lavoro lo hanno già perso.