Politica

Niente più scuse per Rebrab, parola del Pd

La direzione Pd ha firmato un documento in cui, oltre a chiedere unità e determinazioni, insiste su smantellamenti, partner e 398

Valerio Fabiani

Dal Partito Democratico arriva il nuovo appello all'unità e alla determinazione nell'interesse della comunità e dell'industria italiana. Durante la direzione Pd della Federazione Val di Cornia-Elba, è stato approvato il documento presentato dal segretario Valerio Fabiani su Aferpi.

"Qualsiasi atteggiamento anche solo vagamente giustificatorio nei confronti di Rebrab sarebbe dannoso oltreché incomprensibile, alla luce dei ritardi, delle omissioni e delle inadempienze da parte dell’azienda che oggi è chiamata ad assumersi finalmente le proprie responsabilità. - si legge nel documento - Non condividiamo posizioni pregiudizialmente contrarie e nessuno di noi chiede che Rebrab venga cacciato, per altro senza aver costruito alternative credibili, ma non è accettabile il livello di indeterminatezza cui siamo giunti da parte della proprietà, che oggi deve dire con chiarezza e senza più accampare scuse, cosa riesce a fare e cosa non è in grado di realizzare del progetto con cui si è aggiudicata la titolarità dell’ex stabilimento Lucchini. E con altrettanta chiarezza, relativamente alle componenti di quel progetto che non fosse in grado di concretizzare, l’azienda deve mettersi a disposizione per la ricerca di nuovi partner industriali che siano in grado di assicurare la realizzazione degli obiettivi previsti sia dall’Accordo di programma quadro sia dal contratto di vendita".

Sempre nel documento, si legge che per futuro della fabbrica si debba valutare "l'utilizzo delle più moderne tecnologie, riducendo l'impatto ambientale della produzione e l’ingombro delle aree per poter facilitare il decollo di un vero processo di diversificazione economica". 

"L’allungamento della Marzano - viene aggiunto - rappresenta certamente una buona notizia per i lavoratori e per tutti noi, ma adesso chiediamo al Governo che inizi subito il lavoro per un nuovo accordo di programma che anche alla luce delle nuove condizioni che si sono determinate affronti temi cruciali come gli smantellamenti, insieme alla definizione di nuovi strumenti per il governo delle cosiddette aree di crisi complessa, poiché per gestire aree in cui incide una crisi straordinaria non possono essere utilizzati strumenti ordinari". 

All'Autorità portuale viene chiesto, infine, di velocizzare la realizzazione della bretella finalizzata al congiungimento del porto con quello che sarà il primo lotto della 398, il cui iter di realizzazione si è finalmente rimesso in moto. 

Un documento, in definitiva, che tocca i nodi cruciali di Piombino, tasselli che saranno in grado di delineare un nuovo modello di sviluppo e nuove opportunità di lavoro perché il territorio non può più attendere.