Lavoro

Rebrab e il ritorno di Jindal, i dubbi non mancano

Per l'acciaieria piombinese aleggia la possibilità di riattivare i vecchi impianti. Uglm: "Diversificazione e green economy che fine hanno fatto?"

"Difficile dire cosa ne sarà della siderurgia a Piombino ed in particolar modo nella ex Lucchini. Sono mesi che si sta dicendo di tutto. Accordi, slides, missive e che dire dell'addendum. Facendo un giro a 360 gradi siamo tornati al punto di partenza", è Uglm stavolta a commentare il ritorno di Jindal e il suo interesse per la fabbrica. 

"Interesse che sembrerebbe tornato dopo la sconfitta, se tale si può definire, di Taranto. - hanno aggiunto in una nota diffusa su Facebok - Addirittura aleggia la possibilità che si torni a produrre acciaio rimettendo in moto i vecchi impianti esistenti. Gli stessi impianti che dovevano essere demoliti e per i quali ci auspichiamo ci sia un costante monitoraggio perché fortemente presente l'amianto". 

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Se questa sarà la soluzione per Piombino allora ci chiediamo che fine abbia fatto il progetto di diversificazione del territorio; - hanno sottolineato - l'idea sostenuta da tutti di una industria lontana dalla città e della tanto pubblicizzata green economy?". 


Per Uglm il futuro e lo sviluppo del settore è altro. "Basta con il continuo rimpallo tra parte pubblica e privata ed il gioco delle competenze. - hanno concluso - 
Il mantenimento a tutti i costi non deve portarci a subire ricatti finendo con l'accettare tutto, magari solo per tornare a lavorare per qualche anno e poi di nuovo con le stesse problematiche".