Lavoro

"L'era Cevital è finita, rassegnate le dimissioni"

Lo hanno detto a gran voce i lavoratori del Camping Cig che chiedono le dimissioni dei sostenitori di Rebrab e agli altri dicono stop alle favole

"Finalmente è chiaro a molti quanto sostenemmo con forma nel consiglio comunale aperto del 6 dicembre 2016", così il coordinamento Art.1 - Camping Cig torna a ribadire che "per Piombino l'era Cevital è finita" e che "è necessario che il Governo si riprenda lo stabilimento siderurgico e stacchi la spina anche per i progetti delle attività agroalimentare e della logistica per evitare che Rebrab costituisca un tappo alle potenzialità di sviluppo di nuove attività portuali".

Sono passati tre anni dall'arrivo di Rebrab. "Coloro che fin dalla prima ora furono i più entusiasti sostenitori del 'personaggio dell’anno', darebbero oggi un segnale di dignità rassegnando le proprie dimissioni. - hanno commentato - Parliamo, ad esempio, del presidente della Regione Toscana, del sindaco di Piombino, dell’ex sindaco, della sottosegretaria all’Ambiente del Governo Gentiloni. Il rischio attuale - hanno aggiunto - è quello che personaggi convertiti dell’ultima ora sostituiscano le vecchie favole con una nuova favola".

Una lettura positiva, invece, è stata riservata alla mossa dei sindacati che hanno lanciato un messaggio chiaro di chiusura con Rebrab.

"Non possono restare passivi spettatori, come hanno fatto sinora, per loro stessa ammissione; non possono essere complici, come talora sono apparsi. - e hanno concluso - Le Organizzazioni Sindacali devono andare al prossimo incontro al Mise con la forza di un mandato chiaro scaturito da una assemblea dei lavoratori e sull’onda di forti mobilitazioni che rimettano in campo l’energia dimostrata dai lavoratori il 29 giugno".