Politica

"Piombino non può e non deve essere lasciata sola"

L'impasse piombinese legata alla stabilimento Aferpi ha spinto Ettore Chirici (Gente di Follonica) a insistere su diversificazione e ricollocazione

Ettore Chirici

"Quella che sembrava una soluzione positiva della decennale crisi industriale, con il progetto di investimenti della società Aferpi, ad oggi non ha determinato nulla di positivo e sembra ormai non offrire alcun futuro", così l'eco della questione Piombino non lascia indifferente nemmeno la vicina Follonica tanto da spingere Ettore Chirici, capogruppo di Gente di Follonica in consiglio comunale nella città del golfo, a intervenire in merito.

"In questo momento, Piombino non può e non deve essere lasciata sola; - ha aggiunto - ora più che mai la questione del futuro del polo industriale deve essere una convinta e decisa vertenza di tutta la zona ed i sindaci per primi devono farsene interpreti. L’interlocutore è il Governo che adesso deve farsi carico sia del rinnovo degli ammortizzatori sociali, sia di nuove prospettive dell’area, e la Regione che deve contribuire al sostegno al reddito e la riconversione delle competenze per i cassaintegrati di lungo periodo che perdono il sussidio. I Comuni e le forze economiche e sociali devono sostenere la prospettiva del rilancio del polo industriale e pretendere l’avvio delle bonifiche ambientali previste, sia dell’area industriale piombinese, sia della piana del Casone. Contemporaneamente, dobbiamo delineare indirizzi che rafforzino e valorizzino la diversificazione del sistema economico ed ottenere la promozione di ulteriori protocolli per la localizzazione ed attrazione di nuovi investimenti da imprese private in attività di produzione, estesi anche ai Comuni delle Colline Metallifere".

Coinvolti in questa impasse migliaia di lavoratori e centinaia di famiglie che, per dirla alla maniera di Chirici, "stanno correndo qualcosa di più del rischio di perdere ogni prospettiva. E’ un grido di allarme - ha concluso - cui il Governo italiano non può e non deve essere insensibile o incerto".