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"I lavoratori pugnalati alla schiena"

Così il Coordinamento Art.1 ha commentato le dichiarazioni dell'Amministrazione comunale e chiede l'intervento del comitato di sorveglianza

"Le affermazioni del vicesindaco Stefano Ferrini accettate senza significative reazioni dai sindacati sono sconcertanti e intollerabili". A non convincere sono state le controdomande che ha snocciolato il vicesindaco sull'interesse, o meno, di monsieur Rebrab di restare a Piombino (leggi l'articolo consigliato per le dichiarazioni integrali)

Per l'Amministrazione il progetto è ancora credibile anche in questa rimodulazione degli investimenti. Fatto sta, comunque, che non bisogna minimizzare le problematiche che la rimodulazione comporterà.

"Tradotto: si accetti il nuovo piano senza protestare. - ha sentenziato il coordinamento - Praticamente il Comune di Piombino e i sindacati accettano il nuovo piano industriale rimodulato. Chiediamo l’intervento del Comitato di sorveglianza e del commissario Nardi rappresentante del Governo, per far onorare gli impegni assunti che permisero la cessione della Lucchini ad Aferpi in base a quanto previsto dal piano industriale dell’aprile 2015. Domandiamo con forza al Comune e ai sindacati con quale posizione andranno all'incontro del 28 luglio con il governo e Rebrab". 

Il coordinamento vuole una risposta chiara e rassicurante, come anche l'avevano chiesta i sindacati che si riservano di intervenire a commento dall'incontro. Prima del 28 luglio, il coordinamento chiede ai sindacati un'assemblea in fabbrica e una mobilitazione incisiva.