Lavoro

"Ci incateneremo al Rivellino"

Così il coordinamento Art.1 - Camping Cig ha annunciato il presidio di resistenza che sarà allestito in piazza Cappelletti sul futuro di Aferpi

"Mancano pochi giorni alla scadenza degli obblighi imposti dalla legge Marzano alla multinazionale Cevital", è il Camping Cig che come il rintocco di un orologio scandisce il tempo di Aferpi verso il 30 giugno.

"Stando così le cose, il primo luglio Rebrab avrà le mani libere per licenziare. Intanto, anche il treno rotaie è fermo. I lavoratori degli appalti sono sempre più penalizzati. Continua l’immobilismo delle forze di governo. - ha scritto il coordinamento Art.1 - Camping Cig in una nota - Noi crediamo che i lavoratori ed i loro rappresentanti sindacali debbano reagire subito energicamente a questa situazione, come è avvenuto ed avviene in altre realtà. Lo sciopero generale di tutte le categorie, quanto meno del comprensorio, non è davvero più rinviabile".

Proprio per questo, da domenica 11 giugno il coordinamento sarà in piazza Cappelletti con un Presidio di Resistenza, "allo scopo di chiedere ai sindacati ed alle forze di governo di mobilitarsi per alcuni obiettivi irrinunciabili" come - in estrama sintesi - assicurare la continuità produttiva, pagare il Tfr, apertura del tavolo promesso per i lavoratori degli appalti, dare garanzie sull'attuazione del piano di sviluppo.

"Noi cominceremo domenica 11 giugno, nel tardo pomeriggio, incatenandoci al Rivellino. - hanno annunciato - Proseguiremo con l’assemblea pubblica che si terrà lunedi 12, alle ore 21, in piazza Cappelletti, il programma successivo verrà comunicato di volta in volta".