Lavoro

"Il tanto sospirato incontro non porterà novità"

Parole di Claudio Lucchesi, rappresentate dei lavoratori Uglm in Aferpi, che si dissocia dalla lettera inviata dalle Rsu Fim, Fiom e Uilm

Claudio Lucchesi

Claudio Lucchesi, Rsu Uglm in Aferpi, si è dissociato dalla lettera inviata al ministro Carlo Calenda dalle Rsu Fim, Fiom e Uilm sia nella forma che nei contenuti.

"Ricordiamo che la rappresentanza dei Lavoratori è stata democraticamente eletta e che un centinaio di votanti ha scelto anche una Rsu della lista presentata da Uglm. Quindi prima di fare comunicati firmati come Rsu Aferpi sarebbe opportuno e democratico confrontarsi. - ha specificato Lucchesi - In secondo luogo riteniamo che, dopo tre mesi di silenzio, in cui non c'è mai stato un confronto nel Consiglio di fabbrica, in una situazione di stallo totale, il Cdf dovrebbe essere indetto uno a settimana come minimo". 

Per l'Uglm in questa fase di emergenza servirebbe più confronto, più apertura verso i lavoratori che vogliono ascoltare, più iniziative di mobilitazione anche permanenti coinvolgendo sindaci, consigli comunali, partiti, associazioni della Val di Cornia per fare pressione al Governo.

"Il tanto sospirato incontro con Calenda molto probabilmente non porterà nessun tipo di novità. - ha aggiunto Lucchesi - Il contenzioso con Rebrab, come richiesto dai sindacati è stato aperto e quindi occorre aspettare gli esiti, per anni. A noi dell'Uglm non bastano le solite rassicurazioni, dobbiamo aprire una stagione conflittuale. - e ha concluso - Piombino deve essere considerata come una vertenza nazionale e trattata a pari livello di Taranto (anche per la situazione della Magona). Il Governo, la Regione, devono venire loro a Piombino, devono confrontarsi con un territorio ferito per trovare soluzioni concrete".