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Ecco le osservazioni al piano Aferpi

Una serie di punti per la Via che contestualizzano il piano in una città che guarda anche a nuovi percorsi produttivi: 398 e Quagliodromo in primis

Un gruppo di cittadini e alcune associazioni (Lavoro salute dignità, Restiamo umani, Ruggero Toffolutti contro le morti sul lavoro) hanno presentato alla Regione Toscana cinque osservazioni in merito alla richiesta, avanzata da Aferpi, di non assoggettabilità dei propri progetti alla procedura di Valutazione di impatto ambientale (VIA).

l nuovo percorso avviato da Aferpi in merito all'assoggettabilità è sembrato come un tentativo per dilatare i tempi di realizzazione degli impianti; "il probabile rigetto della sua nuova istanza da parte della Regione riaprirebbe da capo la procedura di VIA, avviata a gennaio 2016 e deliberatamente interrotta da Aferpi stessa il 27 giugno scorso. - hanno scritto in una nota - Se AFERPI avesse continuato, la procedura di VIA sarebbe oggi con moltissima probabilità già conclusa".

Per quanto riguarda la 398, invece, i firmatari sottolineato come il percorso individuato risulti "più lungo, più costoso, più impattante sul traffico cittadino. "Il tracciato di una strada attesa da 30 anni non può essere subordinato alle esigenze di Aferpi, - hanno aggiunto - senza tenere in alcun conto i punti di vista dei cittadini e le esigenze dell'intera comunità".

Per quanto riguarda il piano, quello presentato "è in contrasto sia con il Regolamento Urbanistico che con il Piano Strutturale d'Area in vari importanti punti. - hanno spiegato - In particolare, ad esempio, è prevista l’occupazione di nuove aree (Quagliodromo) che hanno caratteri propri delle aree umide e palustri costiere e sono individuate come invarianti strutturali nella pianificazione comunale. In tale area è prevista la realizzazione di linee ferroviarie funzionali alla logistica dello stabilimento. Pensiamo che le aree a disposizione di Aferpi siano più che sufficienti per una soluzione logistica alternativa".

"L'applicazione della VIA è indispensabile per valutare compiutamente l'impatto dell'unico forno elettrico previsto da Aferpi, impatto connesso pure ad un parco rottami di grandi dimensioni. - si legge nel carteggio - Questioni rilevanti pure in relazione alla notevolissima prossimità dell'impianto, non solo al centro commerciale e turistico collegato all'outlet, di cui è preannunciato l'insediamento nell'area occupata dalla Centrale Enel di Tor del sale (attualmente in dismissione); ma anche al Parco naturale della Sterpaia lungo la costa est del Comune di Piombino, vocata all'attività turistico-balneare, dove insistono numerosi stabilimenti balneari, ristoranti e villaggi turistici".

Una serie di osservazioni, insomma, che contestualizzano il percorso Aferpi in una città che sta contemporaneamente portando avanti nuovi percorsi di diversificazione produttiva e occupazione come l'agricoltura, quella biologica e di qualità, e il turismo, soprattutto ambientale e culturale.