Lavoro

Dopo Rebrab? Per la fabbrica il tempo è prezioso

In questa nuova fase che si va delineando per l'acciaieria di Piombino, per Uilm occorre una rapida conclusione. A rischio quote di mercato e clienti

Le dichiarazioni del ministro Calenda farebbero pensare a una nuova fase della vicenda Aferpi a Piombino. Rebrab, l'algerino che avrebbe dovuto rilanciare lo stabilimento siderurgico con l'aggiunta di piani anche per il settore logistico e agroalimentare, è stato ritenuto inaffidabile dopo la mancata ripresa delle attività produttive attesa per agosto come siglato con la firma all'addendum (leggi gli articoli correlati).

Questa nuova fase, per Uilm Nazionale e Uilm Piombino, è quella della ricerca di soluzioni alternative. Il sindacato lo chiarisce in una nota. 

"Come da noi auspicato da tempo, il Governo ha avviato una verifica dell'interesse da parte di altri soggetti industriali a rilevare il sito di Piombino e realizzare il piano di rilancio dell'area industriale. - hanno spiegato - Noi riteniamo che sia necessario accelerare questa fare innanzitutto per limitare i sacrifici economici dei lavoratori messi a dura prova da troppo tempo per l'utilizzo massiccio dell'ammortizzatore sociale, ma soprattutto per evitate la perdita di ulteriori quote di mercato e di clienti storici, in particolare quelli delle rotaie".

Al momento di ufficiale c'è solo la nota del Ministero che mette all'angolo Cevital (leggi l'articolo correlato), mentre sul dopo Rebrab circolano solo indiscrezioni compreso l'interessamento di Jindal.

"E' importante capire se le idee ed i progetti di rilancio della ex Lucchini risultino reali e realizzabili. - hanno aggiunto - Inoltre, i previsti incontri con i vertici di ArcelorMittal, presso il Mise, per il negoziato sulla vicenda Ilva potranno essere utili anche per accertare le indiscrezioni riportate su eventuali interessi ad acquisire lo stabilimento della Magona. Ci attendiamo dunque una convocazione da parte del Ministro Calenda  per avere gli attesi chiarimenti sulle prospettive di Piombino".

Sono giorni, infatti, che Sindacati e istituzioni chiedono un incontro a Roma. L'ultimo in ordine di tempo l'appello del sindaco Massimo Giuliani che ha chiesto maggiore coinvolgimento in questa fase (leggi l'articolo correlato).