Politica

"Se non ci riesce il privato intervenga lo Stato"

Lo ha detto il presidente Enrico Rossi che ha aggiunto: "Salvini, che si candida a fare il presidente del Consiglio, dia subito una risposta"

Enrico Rossi

Il piano di Jindal per il futuro dell'acciaieria piombinese stenta a concretizzarsi. Dopo la riunione tecnica che si è svolta in municipio a Piombino nei giorni scorsi, nella giornata di ieri si è tenuto un nuovo summit al Ministero dello Sviluppo economico anche se non sembrerebbero esserci ulteriori passi avanti. 

"Tutto mi separa da Salvini tranne una cosa: se non ci riesce il privato a rimettere in moto una produzione adeguata penso che se ne dovrebbe occupare lo Stato", così ha detto il presidente delle Regione Toscana Enrico Rossi rispondendo alle domande dei giornalisti su possibili sviluppi della vicenda Aferpi.

"Salvini, che si candida adesso a fare il presidente del Consiglio, dia subito una risposta e faccia intervenire lo Stato, - ha aggiunto Rossi - nazionalizzi e assicuri tutti i lavoratori che ci sarà produzione, lavoro e occupazione per tutti. Sarei molto favorevole a questa ipotesi". 

Rossi ha spiegato di non aver avuto ancora "nessuna comunicazione ufficiale da parte di Jindal" e di non avere "nessun elemento per dire che le cose vadano in un senso o nell'altro. Per ora la rassicurazione che abbiamo avuto da Jindal è che sarebbe ripresa la produzione, portando blumi dall'India, e che, poi, in futuro si sarebbe proceduto, in tempi anche molto ravvicinati, alla costruzione di un impianto per la produzione di acciaio".