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Aferpi, si temporeggia fino al 15 marzo

Per i sindacati: "Se non arriveranno atti concreti, il Governo dovrà assumersi l'onere e la responsabilità di individuare un piano alternativo"

Si è tenuto a Roma l'incontro al Ministero dello Sviluppo economico per fare il punto sulla situazione dello stabilimento Aferpi di Piombino. Come annunciato erano presenti il ministro Carlo Calenda, la vicemistra Bellanova, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali.

Come i sindacati si immaginavano, durante l'incontro è stato riferito quanto già era stato annunciato all'indomani dell'incontro tra i ministro, Issad Rebrab e il nuovo direttore generale di Cevital Said Benikene (leggi l'articolo correlato).

"In realtà nulla di nuovo rispetto alle indiscrezioni che erano già trapelate all'indomani dell'incontro, - hanno confermato i sindacati in una nota congiunta - con una lettera di impegno consegnata dalla proprietà al ministro, ma con molti lati oscuri, a partire dalla mancata 'iniezione' dei 20 milioni di euro che consentano di continuare la produzione".

A questo punto le organizzazioni sindacali hanno ribadito che "se non arriveranno atti concreti da parte dell'azienda bisognerà prenderne atto e il Governo dovrà assumersi l'onere e la responsabilità di individuare un piano alternativo che garantisca un futuro e lo sviluppo per lo stabilimento e il territorio di Piombino".

Da parte del ministro Calenda l'impegno a riconvocare le organizzazioni sindacali per il 15 marzo o comunque quando ci sarà l'incontro con la proprietà per la presentazione del piano industriale (leggi l'articolo correlato). I sindacati, intanto, sono rimasti fermi sulla loro posizione: sciopero generale dei lavoratori metalmeccanici della provincia di Livorno per il prossimo 24 marzo.